La casta spalancatrice di frontiere ha toppato tutto quello che poteva toppare. E adesso…

Gli eccidi in Francia e a Vienna lo chiariscono in modo inequivocabile: in caso di attacco islamista “fuggire, nascondersi ed allertare” non basta a salvare vite. Occorre essere armati

Il terrorismo islamico (sottolineare: islamico) sta insanguinando l’Europa. E’ in atto una vera e propria guerra contro l’Occidente, i suoi valori, le sue regole, le sue libertà. I miliziani dell’Isis sono tra noi. Per questo possiamo ringraziare il triciclo spalancatore di frontiere e multikulti. Possiamo ringraziare i tamberla che predicano – non di rado pro saccoccia – l’accoglienza di migranti economici non integrati e non integrabili. E che denigrano e criminalizzano come “razzista” chi non è disposto a piegarsi a 90 gradi al ricatto morale degli immigrazionisti.

Tra i boia dell’Isis, alcuni hanno addirittura beneficiato di naturalizzazioni facili. Vedi il terrorista turco, con anche il passaporto rosso, che a metà settembre ha accoltellato un uomo a Morges. Grazie, partitocrazia!

Arrampicate sui vetri

Ed intanto, senza vergogna, i $inistrati ed il loro organo di propaganda politica finanziato con il canone più caro d’Europa (ovvero l’emittente di regime) si arrampicano sui vetri pur di evitare di parlare di terrorismo islamico, impantanandosi in penose perifrasi: “folle carnefice” (cit. Manuele Bertoli sul CdT), “squilibrato”, “killer”, eccetera.

Addirittura, la Pravda di Comano ha tentato di far passare tra le righe la tesi che corresponsabile degli attacchi in Francia sarebbe il presidente Macron (di cui non siamo certo dei fan, anzi…) reo di aver difeso la libertà di espressione anche nei confronti dell’islam.

Ormai la foga ideologica ro$$a ha portato al cortocircuito: un media che deplora libertà di espressione. E questo sarebbe servizio pubblico? Ma andate a Baggio a suonare l’organo!

Ecco dove cercare colpe

Per non parlare dell’altra invereconda fregnaccia secondo cui la colpa dell’accaduto sarebbe dell’Occidente che “non ha saputo integrare”.

Qui qualcuno non ha capito da che parte sorge il sole. L’Occidente (Svizzera inclusa) non ha alcun obbligo di integrare migranti economici in arrivo da “altre culture”. La colpa dell’Occidente è invece quella di non aver saputo – e di non sapere –  chiudere le frontiere ed espellere!

Il terrorista assassino di Vienna (macedone di etnia albanese) era stato rimesso in libertà da pochi mesi da un giudice buonista-coglionista, oltre che svelto come un gatto di marmo: il leguleio si è bevuto le frottole sul suo presunto pentimento. Anche il terrorista assassino di Morges era stato rimesso in libertà da poco.

E’ a questi livelli che vanno ricercate le colpe. Altro che i vaneggiamenti sull’ “Europa che non sa integrare” gente che integrabile non è!

Arriva il conto

L’allarme terrorismo islamico mette impietosamente la casta (partitocrazia, stampa di regime, intellettualini da tre e una cicca) davanti alle proprie responsabilità.

La casta ha imposto le frontiere spalancate ed il fallimentare multikulti come unica opzione. Ha denigrato e criminalizzato le posizioni “non allineate” come populismo e razzismo. Adesso arriva il conto.

Le armi dei cittadini

Tra i vari, pesanti interrogativi sul tavolo si pone anche quello sulle armi in possesso dei cittadini onesti.

Davanti al terrorista islamico armato di machete, la direttiva dell’Ufficio federale di polizia (FedPol) “Fuggire, nascondersi ed allertare” non basta più. Il cittadino deve anche potersi difendere. Quindi deve essere armato; ed ovviamente capace di utilizzare l’arma. La scorsa settimana il tema è stato lanciato anche in Svizzera. A ritenere che il porto d’armi dovrebbe essere diffuso tra i cittadini onesti a scopo difensivo, alcuni politici vicini all’ASNI (Associazione per una Svizzera neutrale ed indipendente). In particolare il consigliere nazionale UDC vodese Jean-Luc Addor ed il membro lucernese dei giovani PLR Nicholas Rimoldi (Nicholas chi?).

L’ennesima cappellata

Ma guarda un po’! Peccato che la partitocrazia, PLR in primis, per calare le braghe davanti all’ennesimo Diktat di Bruxelles abbia DISARMATO i cittadini onesti.

Il riferimento ovviamente è alla direttiva disarmista accolta nel maggio 2019 in votazione popolare (non in Ticino). La votazione è stata preceduta da mesi e mesi di lavaggio del cervello a cura dei soldatini del triciclo e della stampa di regime. Lor$ignori hanno tirato ai cittadini la testa come un lampione per convincerli che ancora una volta gli svizzerotti dovevano CALARE LE BRAGHE davanti alle pretese della fallita ed incapace UE. E dovevano farlo, udite udite, per “salvare Schengen”! Ovvero, per salvare quell’accordo che ci obbliga a tenere le frontiere spalancate; in particolare con il Belpaese che fa sbarcare jihadisti!

E la stessa partitocrazia vuole invece rottamare l’accordo di Dublino, che ci permette di rimandare in Italia i finti rifugiati giunti in casa nostra attraverso lo Stivale!

Hanno toppato tutto

Davvero non c’è limite al peggio: la partitocrazia fa entrare in Svizzera la foffa islamista tramite le frontiere spalancate; la mantiene a spese del contribuente con l’assistenza sociale facile; i legulei del triciclo, incadregati nei tribunali, la rimettono in libertà e non la espellono. E sempre la partitocrazia disarma i cittadini onesti, rendendoli indifesi davanti all’emergenza terrorismo islamico che lei stessa ha creato. Le armi diventano così monopolio di criminali e terroristi.

Dire che qui qualcuno (i soliti noti) ha toppato tutto quello che c’era da toppare, è ancora un eufemismo.

Lorenzo Quadri