I capolavori di Michelangelo sarebbero pornografici

Alla demenza “a stelle e strisce” non c’è davvero fine. Sulla stampa estera, in particolare del Belpaese, ha avuto grande eco una vicenda allucinante, accaduta in Florida, alla Classical School di Tallahassee.

Durante una lezione sull’arte del Rinascimento, agli alunni di una classe sono state mostrate le immagini di alcuni capolavori di Michelangelo, tra cui la statua del David e l’affresco della Creazione di Adamo sulla volta della Cappella Sistina. Poco dopo, la preside è stata costretta a dare dimissioni immediate dal consiglio di amministrazione della scuola, senza spiegazioni. Ma il motivo del siluramento è emerso ben presto: si tratta dei nudi michelangioleschi mostrati a lezione.

Ben tre genitori (?) avrebbero protestato per le “immagini controverse”. Uno avrebbe addirittura blaterato di pornografia, che avrebbe sconvolto i teneri virgulti. E la scuola che fa? Invece di difendere la cultura, licenzia la preside.

Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Oggi tramite un paio di click qualsiasi minorenne può accedere liberamente via smartphone ad ogni tipo di contenuti pornografici; però ci sono dei genitori, evidentemente con il “solaio in disordine”, che considerano pornografia le biotture raffigurate da Michelangelo. Siamo a livello islamista.

Se gli yankee non sono nemmeno più in grado di distinguere l’arte rinascimentale dalla pornografia, vuol dire che sono proprio messi male. D’altronde, da quelle parti, è in atto una cultura della cancellazione che vuole rimuovere proprio il Rinascimento, in quanto reputato troppo maschile, bianco ed eterosessuale (su quest’ultimo punto ci sarebbe parecchio da disquisire) per sostituirlo con ciarpame woke e gender.

E’ il colmo: Michelangelo non si può mostrare a scuola perché è un depravato pornografo che traumatizza i minorenni. Intanto l’amministrazione USA assume, in ruoli di responsabilità,  funzionari “non binari” con l’hobby del sadomaso, pubblicamente dichiarato e documentato sui social. Per non parlare degli inviti agli studenti che si sentono donne ad usare i bagni di queste ultime.

Queste grottesche vicende ci confermano almeno una cosa: che dagli americani non abbiamo proprio niente da imparare.  Altro che permettere agli yankee di ricattarci sulla neutralità!

Lorenzo Quadri