Terrorismo islamico: il duplice omicidio di Marsiglia potrebbe succedere anche da noi

 

E ci risiamo! Un altro, l’ennesima brutale mattanza “in nome di Allah” insanguina l’Europa. E’ accaduto la scorsa domenica a Marsiglia  alla stazione ferroviaria Saint Charles. Un giovane tunisino ha aggredito due donne, anzi due ragazze ventenni, con un coltello da macellaio, uccidendole al grido di “Allah Akbar”.

Qui  c’è  (c’era) dunque un terrorista islamico nordafricano, che era in Francia come finto rifugiato in quanto non scappava da alcuna guerra, che ha seminato morte colpendo persone innocenti.

Verso un traumatico risveglio

Se crediamo che crimini come quello di Marsiglia non possano accadere anche da noi, a maggior ragione in considerazione della politica migratoria scriteriata praticata dal Dipartimento della ministra del “devono entrare tutti” Simonetta Sommaruga, ci aspetta un risveglio traumatico. E ci aspetta in tempi brevi. Quel giorno che anche in Svizzera delle persone, in genere donne, colpevoli solo di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, finiranno trucidate dal fanatico islamico migrante economico di turno, sapremo perfettamente chi ringraziare. Vero spalancatori di frontiere? Vero $ignori del multikulti imposto infangando i contrari a suon di accuse di razzismo?

E chissà se le kompagne del “devono entrare tutti”, quando si accorgeranno che la loro incolumità è in pericolo, quando dovranno aver paura ad uscire di casa, scenderanno finalmente dal pero? Lo ha detto, già tempo fa, la ro$$i$$ima giornalista italiana Lucia Annunziata: l’immigrazione dai paesi musulmani mette le donne occidentali in pericolo di vita.

Ci prendono per i fondelli?

I femminicidi  a Marsiglia sono islamici. Gli stupri di branco di questa estate a Rimini erano islamici. Ma, almeno dalle nostre parti, guai a dirlo! Le anime belle (?) del pensiero unico strillano allo scandalo. Le dame della gauche-caviar, a cominciare dalla Simonetta Sommaruga, ancora insistono col ritornello che non si può discriminare l’Islam. Che non lo si può mettere sotto sospetto generalizzato.

Insomma, i multikulti spalancatori di frontiere, pur di non ammettere le proprie enormi responsabilità e le clamorose cappellate fatte negli anni, insistono nel ripetere che l’islam non è il problema. C’è davvero da mettersi le mani nei capelli. Il problema è proprio l’islam e chi, pur ricoprendo cariche istituzionali di responsabilità, insiste nel negarlo, o non è al suo posto o vuole prendere la gente per i fondelli.

Islam non integrabile

L’islam, come ha detto il professor Giovanni Sartori (uno dei maggiori sociologi a livello internazionale, scomparso in aprile) non è integrabile. E’ l’unica ideologia religiosa che invita all’uccisione degli infedeli per guadagnarsi il paradiso. Poi ovviamente la grande maggioranza dei musulmani non si conforma a simili propositi. E ci mancherebbe altro!

Essendo l’islam, così come è oggi, in rotta di collisione con la società occidentale, è lampante che non può essere messo sullo stesso piano del cristianesimo e del giudaismo, da cui la società occidentale prende origine.

E’ inquietante che a non rendersi  conto  della situazione sia la ministra di Giustizia Sommaruga. La quale, assieme alla partitocrazia politikamente korretta, ci condurrà alla catastrofe.

PLR, ci sei o ci fai?

A questo proposito è assurdo che un consigliere nazionale PLR abbia obiettato alla mozione (presentata da chi scrive) per il divieto di finanziamenti esteri alle moschee e per l’obbligo degli imam di predicare nella lingua locale (poi approvata dalla maggioranza della Camera del popolo) che allora per parità di trattamento bisognerebbe anche proibire la messa in latino. Ma questo deputato liblab ed il suo partito ci sono o ci fanno? Non si può trattare allo stesso modo ciò che è vistosamente diverso, come la religione cristiana e quella musulmana. Sicché, ci sono solo due possibilità. O l’islam si riforma profondamente, e si rende compatibile con la società occidentale, oppure dovrà essere “islamexit” dall’Europa.

Il fallimento clamoroso delle aperture scriteriate e del multikulti ha già comportato un tributo di sangue abbastanza pesante. Fino a quando vogliamo chiudere gli occhi?

Lorenzo Quadri