Nuova “geniale” pensata delle Nazioni Unite. Stiamone ben lontani!
Non c’è davvero limite al peggio di quanto propina il bidONU. E la Svizzera, secondo il governicchio federale, dovrebbe rottamare gli ultimi scampoli della propria neutralità andando ad occupare una cadrega di durata biennale all’interno del Consiglio di sicurezza del bidONU, cadrega che oltretutto conterebbe meno del due di briscola? Grazie, PLR KrankenCassis e compagni di merende!
Ebbene, tra le varie “prodezze” le Nazioni Unite sono riuscite ad instaurare una “giornata contro l’islamofobia”. Un’iniziativa promossa da paesi quale l’Arabia Saudita ed il Pakistan, dove i cristiani vengono condannati a morte. Però questi Stati pretendono non solo di esportare islamismo, ma anche di criminalizzare le critiche nei confronti dell’Islam. E per farlo si servono dell’utile idiota di turno: le Nazioni Unite, appunto.
Clamorosamente e tragicamente inutile – ma non c’era da attendersi altro – nel fermare la guerra in Ucraina, il bidONU, imbesuito dal multikulti e dall’immigrazionismo, si preoccupa dell’ “islamofobia”. Però davanti alle violazioni dei diritti umani commesse nei paesi islamisti, dei quali le Nazioni Unite sonoevidentemente in balìa, i funzionarietti onusiani sono solitichiudere gli occhi.
Il disegno di chi promuove simili “giornate contro” è chiaro: far credere che in Occidente esista un problema reale di islamofobia. Quando il problema sono invece il sessismo, il razzismo, l’omofobia, la cristianofobia e l’antisemitismo importati in Europa dagli islamisti che vi si trasferiscono a seguito della deleteria politica delle frontiere spalancate.
Il BidONU segue peraltro le stesse logiche (?) dell’inutilissima e pretestuosa Commissione federale contro il razzismo, presieduta da un’ex politicante radikalchic.
Detta Commissione, impegnata ad inventarsi dal nulla la fregnaccia che gli svizzerotti sarebbero razzisti, è scandalosamente cieca e sorda davanti al razzismo importato nel nostro Paese da migranti economici in arrivo da “altre culture”.
Ad ulteriore dimostrazione della propria inutilità, la citataCommissione chiude gli occhi anche davanti alla dilagante russofobia: ovvero l’ingiustificata discriminazione di cittadini russi, che fa seguito alla guerra di Putin. Russofobia chiaramentealimentata dall’isteria dei politicanti e della stampa di regime.
Lorenzo Quadri