Keller Sutter allo sbando. Grazie ex partitone per regalarci simili “grandi statisti”!
Per il Ticino, i “grandi statisti” dell’ex partitone continuano a rivelarsi più nocivi di uno sciame di cavallette.
Il Consiglio degli Stati mercoledì ha respinto una mozione del presidente Udc Marco Chiesa, che chiedeva una moratoria sulla libera circolazione delle persone, da applicarsi ai Cantoni particolarmente colpiti dalla crisi economica da stramaledetto virus cinese.
Il njet era scontato: figuriamoci se la partitocrazia eurolecchinaavrebbe deciso qualcosa di diverso. Eppure le monumentali fregnacce raccontate dalla ministra PLR Karin Keller Sutter(KKS, pronuncia Ka-Ka-eS) riescono comunque a lasciare di stucco, per non dire d’altro. Non c’è davvero limite al peggio. Del resto, la Frau Ka-Ka-eS era quella che blaterava che la decisione più difficile (?) che aveva dovuto prendere, durante la prima ondata pandemica, era stata quella di chiudere (?) le frontiere! Non ordinare i lockdown che hanno segnato il fallimento di numerose attività economiche generando migliaia di disoccupati. Non privare i cittadini di libertà elementari. No: chiudere (?) le frontiere! Che oltretutto erano chiuse solo per finta, dato che i frontalieri sono sempre entrati liberamente in Svizzera. E mica solo loro. Visto che non c’era uno straccio di controllo, entravano canidi e suini.
Situazione arcinota
La situazione di questo sfigatissimo Cantone è ormai arcinota. Malgrado la disoccupazione tra i ticinesi continui a crescere, anche a seguito della crisi economica da covid, il numero dei frontalieri aumenta senza sosta. Ed aumenta nel settore terziario (altro che la fetecchiata dei “lavori che i ticinesi non vogliono più fare”). Ormai siamo a quota 72mila permessi G. E intanto in Ticino il tasso di disoccupazione ILO (che è quello più realistico, usato a livello internazionale; non l’indicatore taroccato della SECO) è del 9%. Ossia superiore a quello della Lombardia.
Fregnacce a go-go
Simili cifre non sono in alcun modo giustificabili con presunte“esigenze dell’economia. Eppure la ministra di giustizia PLR, per respingere la moratoria alla libera circolazione e la reintroduzione della preferenza indigena (peraltro votata dal popolo ben due volte) si produce in un’allucinante sequela di fregnacce.
Prima fregnaccia: “Non siamo di fronte ad un perturbamento del mercato del lavoro”, blatera la Ka-Ka-eS.
Nooo, ma quando mai! I frontalieri sono quasi un terzo degli occupati in Ticino, mentre a livello nazionale la percentuale è del 6-7%; nel nostro Cantone la maggioranza dei lavoratori non è svizzera; la sostituzione di ticinesi con permessi G impazza ed il dumping salariale pure. Al punto che il Ticino è tornato ad essere terra di emigrazione: dunque si spopola. Questo accade unicamente per colpa della devastante libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia. Ed è inutile che la casta, responsabile dello scempio, si arrampichi sui vetri alla ricerca di scuse e di “fatti alternativi”! Però il mercato del lavoro non sarebbe “perturbato”?
Fregnaccia numero due: “Il Ticino è vittima del suo successo(sic!) – vaneggia la ministra PLR –: lo sviluppo economico è stato tale da rendere necessario il reclutamento di manodopera dalla Lombardia”. Oh Ka-Ka-eS, ma ci sei o ci fai? Ma quale “sviluppoeconomico” se ne beneficiano solo i frontalieri, mentre l’occupazione dei ticinesi va sempre più a ramengo? Questo non è sviluppo economico; questo è uno schifìo! Altro che “successo”!
Fregnaccia numero tre: “Le contromisure ci sono, come le preferenza indigena light”. Ossignùr. La preferenza indigena light, partorita dal triciclo per affossare la volontà popolare sgradita, è un tale “trionfo” che il DISASTRO attuale avviene con la ciofeca-light in vigore. Ed in vigore da oltre TRE ANNI, micada tre giorni!
Questa ci mancava
Per non parlare del patetico e servile riferimento di KKS al “prezioso contributo dei frontalieri impiegati nel settore sanitario durante la crisi pandemica”. Ed i curanti svizzeri cosa sono, sterco?
Primo: i frontalieri nel settore sanitario ticinese sono circa 4000. Il fatto che questi 4000 siano utili non giustifica in alcun modo che se ne facciano entrare altri 68mila!
Secondo: se impiegati in Italia, questi lavoratori verrebbero pagati meno della metà, per svolgere le stesse mansioni in condizioni peggiori. Quindi, anche nel settore sanitario i frontalieri possono ringraziare il Ticino.
“Grazie” ex partitone!
La ministra PLR di San Gallo ha dimostrato una clamorosa ed anche offensiva ignoranza della realtà ticinese. Parlare di “Ticino vittima del suo successo” quando i giovani (ed anche i meno giovani) sono costretti a fare le valigie in conseguenza dell’invasione da sud è oltraggioso.
Se poi pensiamo che l’altro esponente liblab nel governicchio federale, l’(ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis, a febbraio 2020, quando la Lombardia era il più grande focolaio pandemico dell’Occidente, chiese al suo collega e connazionale italico Giggino Di Maio di lasciar entrare in Ticino tutti i frontalieri tricolore3…
Grazie ex partitone per regalare al Paese simili grandi statisti!
C’è da sperare che i cittadini se ne ricorderanno a tutti gli appuntamenti elettorali.
Lorenzo Quadri