La vicenda del 29enne pakistano e dello sparatore croato non va messa in dimenticatoio

 

Poco prima di Natale, in quel di Altirolo, tranquilla  frazione di Giornico, un croato 67enne ha sparato ad un finto rifugiato pakistano di 29 anni, ferendolo.

E già come inizio non c’è male. Ma come, immigrazione non era uguale a ricchezza? Ed invece ci ritroviamo in casa stranieri che regolano le proprie pendenze a colpi di arma da fuoco nei nostri boschi?

Il seguito è anche peggio. Si scopre infatti che il finto rifugiato pakistano aveva prestato dei soldi, svariate migliaia di franchetti, al croato residente. Pare per arrangiare un matrimonio fittizio onde evitare l’espulsione. Chiaro: pur di non dover lasciare la Svizzera paese del Bengodi per tutta la foffa d’importazione, si ricorre anche a simili sotterfugi. E a farlo sono in molti/e. Tanto “gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente”. E soprattutto continuano a mantenere tutti! Poi si fanno perfino accusare di essere razzisti e xenofobi…

Da restarci di sale

Ma il punto è: come faceva il sedicente profugo pakistano (da quale guerra scappava costui?) a disporre di migliaia e migliaia di franchi da poi dare ad altri “Patrizi di Corticiasca”? Ohibò, da restarci di sale (e di altro):  ma questi giovanotti, come ci ripetono ad oltranza i buonisti-coglionisti, mica scappano dai loro paesi, poveri in canna e senza nulla (tranne, ça va sans dire, l’inseparabile smartphone ed i vestiti alla moda)? E allora, quali “connections” ci sono dietro disponibilità finanziarie come quelle del 29enne pakistano? Organizzazioni criminali? Passatori? Jihadisti?

10 punti

L’allarmante vicenda della sparatoria di Giornico non deve finire in dimenticatoio dopo le abbuffate e le abbondanti libagioni del periodo natalizio. Sull’accaduto occorre fare piena luce. Esso è  infatti  uno dei tanti bei risultati della scellerata politica del “devono entrare tutti”. I punti da evidenziare sono almeno dieci.

1) Come faceva il finto rifugiato pakistano ad avere in tasca svariate migliaia di franchi per finanziare matrimoni combinati? Da dove arrivano questi soldi?
2) In Svizzera entra liberamente tutta la foffa: chi ringraziamo?
3) Siamo diventati il paese del Bengodi per ogni sorta di malintenzionati. Costoro possono starsene tranquillamente in casa nostra a farsi i propri comodi delinquenziali, non da ultimo il reclutamento per l’Isis, mentre noi li manteniamo con i soldi dell’assistenza;
4) In Svizzera – e se ne sono accorti tutti gli esperti di estremismo islamico – per i migranti economici furbetti è troppo facile attaccarsi alla mammella dello Stato sociale. Non si devono nemmeno sforzare di integrarsi. Possono disporre interamente del proprio tempo; ed impiegarlo anche per radicalizzare;
5) Come si pensa di combattere il radicalismo islamico se,  in nome del buonismo-coglionismo, ci si rifiuta di colpirlo nel borsello, strillando le solite farneticanti accuse di “razzismo” e di “islamofobia”?
6) E’ ora di darci un taglio alla politica delle frontiere spalancate e del “devono entrare tutti”;
7) E’ tempo di cominciare a fare repulisti e di rimandare a casa loro i troppi immigrati che sono qui per delinquere o per approfittare della generosa (per loro) socialità finanziata dal contribuente;
8) E’ ora di fermare il business dell’asilo su cui lucrano in troppi. A partire da associazioni contigue al P$$ che predica il “devono entrare tutti”;
9) Si spera che il caso del finto rifugiato pakistano con i bigliettoni da mille in tasca e dello sparatore croato diventi (se non lo è ancora diventato) oggetto di atti parlamentari al Consiglio di Stato. E magari non sempre della solita parte. Perché, se i partiti $torici non reagiscono nemmeno davanti a casi eclatanti come questo, vuol dire che la maggioranza politica è proprio messa male!

10) Triciclo PLR-PPD-P$$, sveglia!

Lorenzo Quadri