Nuova, clamorosa presa per i fondelli: al posto di contrastare l’invasione da sud
Ma nooo! Ma chi l’avrebbe mai detto! Nelle scorse settimane abbiamo appreso che il numero dei frontalieri attivi in Ticino è cresciuto anche nel secondo trimestre dell’anno di disgrazia 2021. Ed infatti i permessi G censiti a fine giugno erano ormai 71’656: vale a dire, l’1.8% in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
Spopolamento? Chissà come mai?
Inutile dire che l’aumento si è registrato soprattutto nel solito settore terziario. Per cui, che nessuno ci venga più a raccontare la storiella dei lavori che i ticinesi non vogliono più fare. E soprattutto, che a nessun soldatino della partitocrazia, $inistrati in primis, venga la malsana idea di starnazzare sul calo demografico (“spopolamento”) che si starebbe verificando in Ticino. Magari farneticando che, per compensare, ci vuole “più immigrazione”. Ma col fischio!
I responsabili dello spopolamento sono infatti coloro che hanno spalancato le porte all’invasione di frontalieri,sfasciando il mercato del lavoro ticinese e costringendo i nostri giovani ad emigrare. La Lega ed il Mattino queste cose le ripetono da ormai oltre due decenni. Sicché, chi ne è il primo responsabile non si sogni di montare la panna sulla perdita di popolazione!
Ennesima provocazione
Da tempo in Ticino i lavoratori svizzeri sono in minoranza: dopo l’ultimo rilevamento, la minoranza è di certodiventata ancora più piccola.
Di pari passo con il numero dei frontalieri aumenta l’ammontare dei famigerati ristorni. Anche quest’anno sono stati versati senza un cip, dal momento che non si è sentita alcuna discussione.
Ed in questa situazione, cosa pensa bene di fare il governicchio federale? Forse di intervenire per correggere le conseguenze della devastante libera circolazione delle persone? Forse di introdurre una moratoria sui nuovi permessi G, cosa che qualsiasi altra nazione al mondo, nelle nostre condizioni, avrebbe fatto da un pezzo?
No di certo. La bella pensata consiste nel prenderci ancora per i fondelli.
Iniziativa inutile
Ed infatti il Consiglio federale ha deciso di regalare ivaccini ai frontalieri. I permessi G potranno dunque venire a vaccinarsi gratis da noi. Una “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) sotto ogni aspetto.
Tanto per cominciare, i frontalieri possono benissimo farsi vaccinare al proprio paese – ovviamente, a spese del medesimo. Nelle provincie lombarde a noi confinanti, poi, i tassi di vaccinazione sono più elevati dei nostri. Quindi, l’iniziativa è inutile. Non ci risulta, inoltre, che i pochi svizzeri che lavorano in Italia si possano fare immunizzare nel Belpaese.
Infine, già che siamo in tema, aspettiamo sempre di sapere quanto ci è costata l’altra bella iniziativa del governicchio federale: quella di pagare i tamponi rapidi ai frontalieri.
Sempre più diritti?
La mancanza di discernimento dei camerieri bernesi dell’UE va ben oltre l’imbarazzante. Invece di difendere i ticinesi dall’invasione da sud, costoro si preoccupano di conferire sempre più diritti ai frontalieri. Il che avviene – ulteriore aggravante – a spese del contribuente elvetico. Esenza che la vicina Repubblica si sogni di concedere le stesse agevolazioni agli svizzeri.
Ultima ruota del carro
Oltre ai frontalieri, potranno farsi immunizzare in Svizzera anche i cittadini elvetici residenti all’estero. Questa iniziativa potrebbe avere maggior senso. Tra gli svizzeri all’estero ce ne sono anche di quelli che vivono in paesi dove i vaccini scarseggiano, e quelli disponibili vengono prioritariamente inoculati alla gente del posto (“prima i nostri”). Se qualcuno non l’avesse ancora capito: i soli che si impegnano nel cancellare ogni traccia di preferenza indigena in nome del politikamente korretto sono gli svizzerotti fessi.
Ebbene, sulle prime il governicchio federale avrebbe voluto far pagare il vaccino agli svizzeri all’estero, per regalarlo invece ai frontalieri: i quali, oltre a risiedere all’estero, sono pure stranieri. Solo in un secondo tempo ha corretto il tiro,decidendo di offrire il vaccino anche agli svizzeri all’estero.
Davanti a tanta stoltezza non si può che restare con il naso in mezzo alla faccia. Svizzeri ultima ruota del carro!
Invece di regalare vaccini ai frontalieri, che nemmeno ne hanno bisogno, i camerieri bernesi di Bruxelles si preoccupino di far aumentare la percentuale di vaccinati tra gli svizzeri.
E lo facciano ficcandosi bene in zucca una cosa: di decretare nuovi lockdown per tutti a causa dei “no vax” non se ne parla nemmeno. Chi non si è voluto vaccinare, se ne assumerà le conseguenze.
Lorenzo Quadri