La coscienza ambientale della Von der Leyen che strilla alla Terra da salvare

Il vertice Cop26 sul clima si concluderà, è ovvio, con un flop. Anche perché i principali inquinatori, a partire dalla Cina e dalla Russia, si sono defilati. E allora, col fischio che noi svizzerotti, che produciamo meno dell’uno per MILLE delle emissioni di CO2 globali, siamo disposti a farci rendere la vita impossibile a suon di tasse e divieti decretati dagli invasati di turno perché bisogna “decarbonizzarsi”!

Le norme talebane che la kompagna Sommaruga ed i suoi burocrati sognano di imporci, fanno il piacere di passarle direttamente nel trita-documenti.

Ipocrisia comunitaria

Ancora una volta fa specie l’ipocrisia dei politichetti che strillano isterici alla Terra che brucia, però i sacrifici li pretendono solo dagli altri. In cima alla lista c’è proprio la nullità Ursula Von derDivano, presidenta della Commissione UE (stesso livello del suo predecessore “Grappino” Juncker, ma senza nemmeno la scusa dell’ubriachezza).  

La signora – che, alla faccia delle istanze femministe, usa il cognome aristocratico del marito perché fa più figo – si riempie la bocca con l’emergenza climatica. Però è la prima ad aggravarlainutilmente. Ed infatti è riuscita a prendere un jet privato per coprire una tratta di – udite udite – 47 chilometri! Altro che ambiente! E poi questi burocrati da tre e una cicca hanno ancora il coraggio di pretendere che gli altri vadano in giro in treno, a piedi o in bicicletta elettrica!

L’episodio ben dimostra la credibilità degli eurobalivi, quelli che pretendono di comandare in casa nostra. I politicanti che blaterano ai sacrifici necessari per “salvare il clima”, i sacrifici li impongono solo agli altri. Predicare acqua del rubinetto e bere champagne!

Altra perla a margine del Cop26: la fallita UE ha imposto alla Fondazione IFRS di scegliere quale sede del Consiglio delle norme internazionali di informazione sulla sostenibilità Francoforte al posto di Ginevra. Motivo? Le “tensioni istituzionali” tra Confederella ed UE.

E noi a questi balivi regaliamo 1.3 miliardi di Fr? Sia chiaro, della sede in questione c’importa meno di zero. Ma l’accaduto è emblematico della meschinità e della piccineria degli eurocrati.Avanti con la Swissexit!

Lorenzo Quadri