Vergognoso: varie banche hanno rifiutato di aprire un conto al comitato referendario
L’isterica dittatura del politikamente korretto (che qualcuno ha ribattezzato “politicamente idiota”) sta raggiungendo livelli mai visti.
Nei giorni scorsi si è appreso dalla stampa d’Oltralpe che il comitato referendario contro il “matrimonio per tutti” ha avuto parecchie difficoltà nell’aprire un conto bancario (!). Questo perché vari istituti di credito (non meglio precisati) hanno preferito non accogliere tra i propri clienti il comitato per timore – udite udite – di danni reputazionali!
Una banca che si permette simili valutazioni il danno reputazionale se lo fa da sola e merita di perdere tutti i clienti. Ci piacerebbe sapere, tanto per citare un esempio, quante banche hanno rifiutato di aprire un conto al comitato d’iniziativa che voleva cancellare la votazione popolare contro l’immigrazione di massa del 2014.
“Danno reputazionale”
Secondo funzionarietti bancari in preda al delirio politikamente korretto, dunque, essere contrari al cosiddetto “matrimonio per tutti” e chiedere che su un tema del genere si esprima il popolo svizzero sarebbe qualcosa di vergognoso. Chi si batte per questo è un appestato. Avere a che fare con lui comporta un “danno reputazionale”. Ma si può essere più beoti di così?
Niente di strano che la piazza finanziaria svizzera sia allo sfascio, in mano simili soggetti!
Referendum riuscito
A quanto si è appreso, il referendum contro il “matrimonio per tutti” è riuscito. Già il fatto che per portare il popolo alle urne su un tema del genere sia stato necessario raccogliere almeno 50mila firme (e non è certo una passeggiata: comporta spese, tempo ed organizzazione) è scandaloso.
Il matrimonio, così come inteso nella Costituzione svizzera, è l’unione tra un uomo ed una donna. Non tra due uomini o tra due donne. Sennò è qualcosa d’altro. Se si vuole modificare un’impostazione costituzionale, occorre l’approvazione popolare. Invece i soldatini della partitocrazia alle Camere federali volevano contrabbandare il “nuovo regime” con una semplice decisione parlamentare. Troppo facile!
Due madri
Già ora le coppie dello stesso sesso possono stipulare un’unione registrata. Il “matrimonio per tutti” serve ad accordare alle coppie lesbiche il diritto ad accedere alla donazione di sperma. Questo significa far nascere un bambino con due madri. E contemporaneamente azzerare il ruolo del padre: è solo un fornitore di sperma.
Farciti di politikamente korretto e di pseudofemminismo, i politicanti bernesi (tra i quali un buon numero di uregiatti) immaginano di poter sovvertire le leggi di natura. Le quali prevedono, ma guarda un po’, che per generare prole servono due individui di sesso diverso.
Oltretutto è evidente che, dopo aver creato il diritto all’inseminazione artificiale per le coppie lesbiche, bisognerà conferire l’analogo diritto all’utero in affitto alle coppie gay. Altrimenti sarebbe disparità di genere. Cosa ne pensano le femministe ro$$overdi (le stesse che sostengono il burqa) di questa prospettiva?
Naturalizzazioni facili
Quali diritti in più conferirebbe il “matrimonio per tutti” rispetto all’unione registrata?
Oltre alla già citata donazione di sperma per le coppie lesbiche, i cambiamenti avverrebbero sul fronte delle adozioni e delle naturalizzazioni. In altre parole: matrimonio per tutti come scusa per far diventare svizzeri (di carta) sempre più stranieri non integrati!Come se non ci fossero già naturalizzazioni facili a sufficienza!
Verso la poligamia
Non ci vuole il Mago Otelma per prevedere che il prossimo passo sarà rendere il “matrimonio per tutti”, così come dice il nome, per tutti. Quindi anche per gli islamisti. In altre parole: la prossima tappa sarà l’introduzione della poligamia in Svizzera. I fautori dell’islam politico non tarderanno ad avanzare pretese in tal senso. E la partitocrazia, imbesuita dal multikulti, come suo costume calerà subito le braghe ad altezza caviglia.
Il governicchio federale ha appena approvato l’introduzione dell’imam dell’esercito (notabene: la capodipartimento è uregiatta). Sicché, possiamo solo aspettarci il peggio!
Favoriscono l’omofobia
Il colmo è che i sostenitori del “matrimonio per tutti” sono poi gli stessi – specie la $inistra ro$$overde – che spalancano le porte della Svizzera a migranti in arrivo “da altre culture”, i quali sono omofobi, sessisti, antisemiti, eccetera.
Questi $inistrati e $inistrate blaterano di diritti LGBT e poi importano omofobia in quantità industriali! Chi sono, infatti, i principali autori di aggressioni omofobe? Giovani stranieri! Per cui, soldatini della partitocrazia, altro che “matrimonio per tutti”: cominciate a non far più entrare islamisti in Svizzera!
Di recente si è verificato nella vicina Penisola un caso emblematico: una madre musulmana ha scoperto che sua figlia stava con una ragazza. Risultato: l’ha buttata fuori di casa minacciando di tagliarle la gola se si fosse fatta rivedere. “Meglio 50 anni di prigione che una figlia lesbica”, ha dichiarato la donna.
Ecco la mentalità che importano e diffondono, anche in Svizzera, i paladini e le paladine del “matrimonio per tutti”!
Lorenzo Quadri