Giura: invece di pensare al delinquente straniero, la polizia si preoccupa dei “post”
E’ il mondo che gira al contrario. Nei giorni scorsi alla stazione di Delémont un uomo di colore ha aggredito e picchiato, senza motivo apparente, un giovane che se ne stava tranquillo per i fatti suoi. Qualcuno ha ripreso la scena con l’immancabile smartphone (intervenire no, eh?) e il filmato è finito sui social network.
E lì, come prevedibile, ha suscitato vari commenti “sopra le righe”. Anche a sfondo razziale, viste le caratteristiche somatiche dell’aggressore. Riprovevole ma non sorprendente. Social e blog sono diventati dei veri sfogatoi, che spesso e volentieri degenerano in fogne a cielo aperto.
Tuttavia, e qui arriva il bello: la polizia cantonale giurassiana ha pubblicato sulla propria pagina di “faccialibro” (facebook) un comunicato dai toni minacciosi in cui condanna duramente… le espressioni razziste sui social!
Capita l’antifona? A preoccupare le forze dell’ordine non è che ci sia stata un’aggressione in stazione ai danni di un ragazzino che non stava facendo nulla di particolare. No! Lorsignori si preoccupano dei commenti razzisti sull’aggressore. Sono queste le priorità della polizia?
A noi, che siamo beceri populisti e xenofobi, pare proprio che le forze dell’ordine dovrebbero semmai pensare ad assicurare alla giustizia i delinquenti, invece di passare il tempo sui social a condannare i commenti ai danni, nota bene, non della vittima, bensì dell’autore straniero (finto rifugiato?) di un’aggressione!
Fulgido – ed ennesimo – esempio di morale a senso unico. Già, perché sugli insulti che i soldatini della $inistra partito dell’odio vomitano in abbondanza in rete su chi osa non pensarla come loro, nessun benpensante ha nulla da dire. Citus mutus! Va tutto bene! E di certo non si mobilita la polizia cantonale per minacciare gli isterici leoni da tastiera.
Tornando al caso di Delémont: se il Ministero pubblico giurassiano riterrà di perseguire penalmente gli autori di eventuali post razzisti, è affar suo. Ma che la polizia si preoccupi di assicurare alla giustizia i troppi delinquenti stranieri che ci siamo messi in casa con la scellerata politica delle frontiere spalancate, invece di difenderli dai post al loro indirizzo!
Del resto l’improvvida sortita su fb della polizia cantonale giurassiana, che chiaramente l’ha fatta fuori dal vaso, ha irritato vari utenti del social. “Incredibile: i nostri ragazzini vengono aggrediti da delinquenti stranieri e noi dovremmo starcene buoni come agnellini”, ha ad esempio commentato uno di loro.
Lorenzo Quadri