Liberiamocene! Spedire su Marte il “ministro dei flop” kompagno Berset
Mercoledì il governicchio federale deciderà come revocare le misure contro lo stramaledetto virus cinese. C’è da sperare che il kompagno Berset e soci seguiranno le indicazioni dei Cantoni, che chiedono un “Freedom day”: ossia un giorno che segni la fine di (quasi) tutte le restrizioni.
Non sappiamo se la pandemia sia davvero alle spalle. Ma di certo è tempo lasciarsi alle spalle il kompagno Berset, i burocrati ro$$i dell’UFSP, e la loro sfilza di cappellate! Cappellate su cui la stampa di regime, quella bramosa di mungere sussidi pubblici, havergognosamente taciuto!
Berset ed i suoi burocrati hanno raccontato fregnacce sulle mascherine, hanno toppato la campagna vaccinale, nella prima ondata hanno lasciato le frontiere spalancate sulla Lombardia impestando il Ticino!
Lo scorso autunno, i letti in cure intense sono stati “ostaggio” dei no vax balcanici che hanno trascorso le ferie nel paese d’origine, si sono contagiati e sono tornati in Svizzera senza fare alcunaquarantena, perché nessuno controllava! Confini aperti ad oltranza, perché “devono entrare tutti”: intanto però sono stati decretati lockdown di quattro mesi!
La sanità svizzera costa 85 miliardi di franchi all’anno, ma in due anni di pandemia non è stata in grado di potenziare le proprie cure intense!
Intanto la politichetta, invece di cambiare la Legge sulle epidemietogliendo a Berset la facoltà di decretare ulteriori confinamenti, la vuole modificare per far sì che chi vive nei pressi (?) delle regioni di confine possa sempre entrare in Svizzera!
E’ ora di voltare pagine sullo stramaledetto virus cinese, ma anche su chi ha gestito la pandemia in modo fallimentare venendo comunque slinguazzato “a prescindere”, solo perché è di $inistra!
Lorenzo Quadri
A pagina 3
Dida: Questa sì che sarebbe una vera liberazione!