Secondo Baume Schneidèèèr (P$) “l’è tüt a posct”. I comunicati di polizia dicono altro

Prosegue il negazionismo sul caos asilo. Secondo la ministra di giustizia kompagna Baume Schneidèèèr, P$, sul fronte dell’asilo sarebbe “tüt a posct”. Come no. 

Nel 2023 la sola Confederella spenderà 4 miliardi di franchi per i sedicenti rifugiati. A questa somma stratosferica vanno aggiunte le spese a carico di Cantoni e Comuni.

Nel Belpaese gli sbarchi hanno battuto ogni record: tra gennaio e metà agosto sono arrivati oltre 100mila clandestini, come nell’intero 2022. Il sabato della scorsa settimana, ne sono sbarcati 3000 in un solo giorno. Roma (comprensibilmente, dal suo punto di vista) lo scorso dicembre ha sospeso l’applicazione degli accordi di Dublino, e non si sogna di rimetterli in vigore. Nella sua visita in Italia in maggio, la kompagna Baume Schneidèèèr non solo non ha ottenuto che la vicina Penisola tornasse a rispettare i propri obblighi internazionali, ma  ha addirittura promesso a Roma 20 milioni di franchi dei contribuenti elvetici. E’ il mondo che gira al contrario. Invece di prendere contromisure nei confronti di chi non fa i compiti ed in questo modo ci danneggia, addirittura lo premiamo. Quando si dice gli svizzerotti fessi!

Il regalo all’Italia

E non è finita. Il governicchio federale ha di recente preso posizione su una mozione del consigliere nazionale Udc Piero Marchesi che chiedeva il blocco del regalo da 20 milioni fino a quando Roma non avesse ripristinato l’accordo di Dublino. “Ovviamente” la risposta di Baume Schneidèèèr e compagnia cantante è un secco njet, poiché – udite udite – i 20 milioncini permetteranno all’Italia di potenziare le proprie strutture d’accoglienza, il che tornerebbe a vantaggio della Svizzera. Ossignùr. Per bersi una simile fanfaluca bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli. I 20 milioni vanno usati per potenziare la sicurezza delle nostre frontiere. In questo modo sì che si contrasta il caos asilo! Altro che regalarli a Roma!

Non ancora contento, il governicchio federale si produce in un’ulteriore fonchiata. Nella sua presa di posizione sulla citata mozione Marchesi scrive infatti che “nell’attuale contesto delle relazioni bilaterali con l’UE non sarebbe opportuno mettere in discussione il sostegno strutturale (?) a lungo termine (?) all’Italia…”. 

Cosa, cosa? La fallita UE ci prende a pesci in faccia un giorno sì e l’altro pure. I balivi di Bruxelles ci vogliono imporre la ripresa dinamica delle loro leggi, i loro giudici stranieri, la loro direttiva-ciofeca sulla cittadinanza. Ed in più gli eurocrati, penosamente asserviti agli yankees,  pretendono che violiamo la nostra Costituzione confiscando, ossia RUBANDO, i fondi dei cosiddetti oligarchi russi, e che rottamiamo la neutralità permettendo l’invio di armi all’Ucraina. Però noi dovremmo sempre chinarci a novanta gradi davanti a chi ci ricatta e ci discrimina, e questo per non “incrinare le relazioni”? Ma stiamo busciando?

Le polizie comunicano che…

La cronaca dimostra ogni giorno che – contrariamente alle narrazioni negazioniste della kompagna Baume Schneidèèèr e degli spalancatori di frontiere – il caos asilo imperversa. Eccome che impervesa.

Qualche settimana fa il Mattino ha pubblicato un elenco dei reati commessi nel giro di pochi giorni da finti rifugiati in varie parti della Svizzera, andando a spulciare nei comunicati stampa delle polizie cantonali.

Adesso ripetiamo l’esercizio considerando una finestra temporale di una settimana. Ecco il risultato. E probabilmente ci è pure sfuggito qualcosa.

  • Neuchâtel: un asilante 30enne nordafricano arrestato per stupro commesso in un prato a fianco di una strada, a seguito dell’intervento di testimoni.
  • Zurigo: addetto alla sicurezza 56enne ferito gravemente con un coltello da un 24enne angolano e da un 19enne della Guinea.
  • Alterswilen (TG): due richiedenti l’asilo marocchini di 23 e 24 anni arrestati dopo aver svaligiato una casa unifamiliare, in presenza della proprietaria.
  • Urdorf (ZH): violenta rissa con coltello tra asilanti con due feriti, arrestati tre uomini tra i 18 ed i 28 anni provenienti da Algeria e Marocco.
  • Wolfenschiessen (NW): due richiedenti l’asilo marocchini di 33 e 35 anni arrestati per furto con scasso in un’abitazione, messo a segno in presenza dei proprietari.
  • San Gallo: 25enne afghano, espulso dalla Svizzera e che si trovava illegalmente nel nostro paese, arrestato dopo aver svaligiato un’auto e tentato di rubare in varie altre.
  • Marbach (SG): tre asilanti algerini di 18, 25 e 29 anni arrestati per furto con scasso in una roulotte.
  • Wolfenschiessen (NW): arrestato un asilante tunisino di 24 anni per furto da un’auto.
  • Zugo: un richiedente l’asilo turco di 29 anni mette a segno una serie di furti nei negozi, e viene arrestato con addosso i vestiti nuovi ed i profumi rubati.
  • Kaltbach (SZ): due asilanti danno fuoco al loro alloggio.
  • Wil (SG): un 25enne richiedente l’asilo afgano arrestato per furto da un’automobile.
  • Bad Ragaz (SG): asilante libico di 21 anni arrestato dopo un furto in un’automobile.

Per non farsi mancare niente: ieri pomeriggio a Zurigo, al Glattpark di Opfikon, si è registrata una megarissa tra eritrei: a scontrarsi, oppositori e sostenitori del regime del loro Paese. I contendenti hanno attaccato anche la polizia, che è dovuta intervenire in forze. Via dalla Svizzera questa gentaglia! Föö di ball!

Pure i trasferimenti

Inoltre (questa notizia non viene da un comunicato stampa di una polizia cantonale, ma è stata pubblicata sul settimanale obwaldese “Aktuell”): nel centro asilanti di Glaubenberg (OW) c’è stata una rissa tra 25 uomini, che si sono picchiati con delle sedie, ma hanno anche usato dei coltelli. Tre i feriti. Un funzionario della SEM ha dichiarato ad “Aktuell” che le persone coinvolte nella rissa sono state separate e trasferite in altre strutture per sedicenti rifugiati nella regione Ticino e Svizzera centrale. Hai capito? Ci becchiamo pure la foffa violenta spostata qui da altri Cantoni!

Però secondo la kompagna Baume Schneidèèèr il coas asilo non esiste!

Lorenzo Quadri