L’appoggio al referendum della lobby degli statali VPOD svela le vere intenzioni

La VPOD – ovvero il sindacato degli statali con il posto di lavoro garantito a vita – naturalmente targata P$, come sappiamo ha lanciato il referendum contro l’approvazione, da parte del parlamenticchio cantonale, del principio che questo sfigatissimo Cantone deve (?) raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2025 “prioritariamente” tramite contenimento delle uscite. La versione originale della proposta (iniziativa Morisoli) recitava: “esclusivamente” tramite contenimento delle uscite. Il cambio di avverbio è il risultato di un dibattito fiume… sul nulla. Il Mattino, nella guerra degli avverbi, avrebbe optato per il “qualunquemente” di Cetto Laqualunque. Almeno sarebbe stata chiara la valenza – nulla – della nuova disposizione. E’ infatti evidente che la partitocrazia in parlamenticchio continuerà a “benedire” aumenti di spesa. In barba a quanto votato, peraltro a risicata maggioranza. Ed infatti, già pochi giorni dopo il voto sulla “lex Morisoli” in versione annacquata, il triciclo approvava (in Commissione)  il potenziamento dell’inutile Delegata alle pari opportunità. Mentre l’ex partitone (che dovrebbe essere un partito del “meno Stato”) si inventava la “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) del Mr Demografia: ovvero una nuova figura di burocrate strapagato con i soldi delle nostre imposte per venirci a raccontare fregnacce del tipo che per combattere lo “spopolamento” (?) del Ticino bisogna  far arrivare più stranieri.

Poche idee ma ben confuse

Malgrado la nuova regola sul pareggio dei conti da raggiungere “prioritariamente” tramite contenimento della spesa sia aria fritta, la VPOD ha lanciato il referendum. La VPOD altro non è che una succursale del Partito $ocialista. Il quale P$ prima ha annunciato che non avrebbe referendato la decisione parlamentare. Ma poi si è affrettato a saltare sul carro del $indakato degli statali. Contrordine kompagni! Poche idee ma ben confuse, come si diceva una volta. La vicenda ben illustra l’andazzo di una $inistra composta da partiti e partitini che sono uno la fotocopia dell’altro (per dire: ro$$i e Verdi-anguria sono impossibili da distinguere). Pertanto, per darsi un’identità, fanno a gara a chi ha le posizioni più “pure e dure”: così l’intera area diventa sempre più estremista.

Rifiuto talebano

Poiché la norma referendata è priva di qualsiasi effetto pratico, il lancio della raccolta firme ha un significato preciso. Ovvero il rifiuto totale e talebano di considerare ogni e qualsiasi risparmio nell’ambito della spesa pubblica cantonticinese, ormai andata completamente fuori controllo e vicina ai 4 miliardi di Fr all’anno.

La più ovvia conseguenza della spesa pubblica impazzita è che ci ritroviamo con un’amministrazione cantonale gonfiata come una rana. Un vero macigno che spappola i sempre più magri borselli dei cittadini.

I costi del personale cantonale superano il miliardo di franchi all’anno: la totalità delle imposte delle persone fisiche non basta a coprirli. Un piano occupazionale per burocrati, pagato a peso d’oro. Niente di strano che la loro lobby (VPOD) difenda la mammella a cui è abbarbicata e diventi idrofoba solo a sentire parlare di contenimento della spesa. Avanti con le mani nelle tasche dei cittadini! Il P$, andando a rimorchio della VPOD, conferma di essersi ormai ridotto a partito dei funzionari statali e degli stranieri.

Pompare le uscite

Non solo: è ovvio che chi lancia il referendum contro una norma declamatoria secondo la quale il pareggio di bilancio andrebbe raggiunto “prioritariamente” tramite contenimento delle uscite vuole pompare spropositatamente la spesa pubblica e poi spremere senza vergogna i contribuenti come limoni bio. Ed infatti il P$ alcune settimane fa ha annunciato il proprio piano (?) di rilancio (?) del Cantone. Un piano (?) che ovviamente non rilancia un bel nulla, ma prevende un AUMENTO della spesa pubblica di quasi UN QUARTO DI MILIARDO ALL’ANNO.Una cifra mostruosa che verrebbe – udite udite – finanziata INTERAMENTE con aggravi fiscali, la massima parte dei quali a carico del solito sfigato ceto medio! Leggi aumento del moltiplicatore cantonale; leggi taroccatura artificiale delle stime immobiliari per mungere ai proprietari di una casetta o di un appartamento 100 milioni di franchetti in più ogni anno!

Avanti, votateli…

Con l’appoggio al referendum pro-saccoccia della lobby degli statali VPOD, il P$ dimostra che:

  • Non vuole alcun risparmio nell’elefantesca macchina burocratica cantonale;
  • Vuole fare esplodere la spesa del Cantone;
  • Vuole rapinare i contribuenti.

Ma avanti, votate per la $inistra partito delle tasse…

Lorenzo Quadri