Gli uregiatti, a manina con i $inistrati, vogliono lo sfascio della sicurezza nazionale

Oltregottardo gli uregiatti discutono (?) se mantenere o meno il riferimento al cristianesimo nel nome tedesco e francese del partito (in quello della sezione ticinese già non figura). In realtà la discussione è priva d’oggetto: il partito ha da tempo scaricato il referente cristiano per abbracciare giulivo il referente multikulti. Quindi mantenere la “C” nel nome è una presa in giro. Se il partito uregiatto fosse un’azienda, potrebbe venire sanzionato per pubblicità ingannevole.

L’avvenuta svendita del referente cristiano si è ben vista nella sessione delle Camere federali appena conclusa, quando un certo numero di consiglieri nazionali PPD è riuscito a votare a favore del cosiddetto “matrimonio per tutti” – comprensivo dell’accesso delle coppie lesbiche alla donazione del seme – che non solo contraddice platealmente il concetto cristiano di “famiglia”, ma spiana pure la strada alla poligamia (vedi articolo a pagina 9).

Fotocopia del P$

Scaricato, de facto e da un bel pezzo, il referente cristiano, il PPDog si trasferisce armi e bagagli nel campo della $inistra: ed infatti venerdì  è riuscito a votare CONTRO l’esercito. Nota bene che la “ministra della difesa” è la Consigliera federale PPD (!) Viola Amherd (Viola chi?).

Ed infatti venerdì alle votazioni finali in Consiglio nazionale gli uregiatti sono riusciti ad affossare la riforma del servizio civile. Detto in poche parole: la riforma prevedeva una serie di limitazioni all’accesso al servizio civile, ed in particolare al passaggio dall’esercito al servizio civile. Un “trasloco” che viene fatto per ragioni di comodo e non certo di coscienza. Ma il costante travaso mette in serie difficoltà l’esercito, perché rischia di fargli mancare gli effettivi necessari.

In Svizzera il servizio militare è obbligatorio per gli uomini. Il servizio civile è riservato a chi, per motivi di coscienza, non se la sente di prestare servizio militare. E per questo motivo all’accesso al servizio civile vengono posti dei “paletti” disincentivanti. Non esiste una libera scelta tra il servizio militare e quello civile; ma evidentemente tale è la via che il PPD vuole imboccare a manina con il P$, nel cui programma figura – ma guarda un po’ –  l’abolizione dell’esercito!

Una via che porta, è evidente, allo smantellamento dell’esercito di milizia svizzero: altrimenti i kompagnuzzi ro$$overdi non si scalderebbero tanto per sostenerla.

Princìpi svenduti

I politicanti uregiatti con il voto di venerdì si sono resi complici della rottamazione dell’esercito (e quindi della sicurezza nazionale), malgrado come detto la loro Consigliera federale ne sia la “ministra” titolare. E che nessuno venga a raccontare pietose storielle sul voto tattico (?) per paura del referendum dei $inistrati eccetera eccetera. Perché fanno solo ridere (o piangere). E allora, a quale “tatticismo” risponderebbe il voto di quegli uregiatti che approvano una legge che prevede l’accesso alla donazione del seme per le coppie lesbiche, e quindi la nascita di bambini senza padre?

Qui c’è un partito che svende i principi fondanti: sia quelli suoi che quelli del Paese. E poi pensa di prendere per i fondelli i cittadini tentando pateticamente di spacciarsi per il Machiavelli della situazione (mentre gli altri sarebbero tutto scemi). Ma va là! Quegli elettori vicini all’esercito che, per qualche incomprensibile motivo, ancora si ostinavano a sostenere il PPD, sappiano che da venerdì votare PPD o votare P$ sotto questo aspetto (come sotto tanti altri) è diventata la stessa cosa.

Già che ci siamo, ricordiamo che il partito uregiatto – che in Ticino ci pare di ricordare abbia lanciato delle iniziative poplari per ridurre le imposte di circolazione – a Berna vota beato la RAPINA degli automobilisti (come pure dei proprietari di immobili e degli inquilini) tramite scellerati ecobalzelli ed ecotasse. Ed oltretutto in periodo di devastante crisi economica.

Lorenzo Quadri