Asilanti: Amnesty international punta il dito contro gli svizzerotti

Nemmeno in tempi di coronavirus i $inistrati multikulti di Amnesty International ci risparmiano le loro fetecchiate. Costoro, nel rapporto annuale 2019 sul rispetto dei diritti umani in Europa, hanno la tolla di prendersela con la Svizzera. Secondo questi tamberla, la procedura d’asilo accelerata non fornirebbe “sufficienti garanzie di procedura e di alloggio” ai migranti economici. Inoltre, udite udite, il nostro Paese avrebbe applicato in modo rigido gli accordi di Dublino (quelli che prevedono il rinvio dei finti rifugiati allo Stato firmatario dove hanno presentato la prima domanda d’asilo).

Ah, ecco! Sicché, secondo questa gente, le frontiere devono rimanere spalancate tramite i fallimentari accordi di Schengen, quindi bisogna far entrare tutti gli asilanti senza controlli, però guai a rinviare chicchessia allo Stato di prima domanda! Oltretutto, non è nemmeno vero che la Svizzera ha applicato “rigidamente” gli accordi di Dublino. Infatti i legulei del Tribunale federale hanno pensato bene di sabotarli. Con una serie di sentenze politiche e non giuridiche, questi soldatini della partitocrazia hanno impedito il rinvio nel Belpaese di finti rifugiati ritenuti “vulnerabili” e questo perché, secondo i legulei, l’Italia, a seguito del decreto sicurezza-bis, non fornirebbe sufficienti garanzie. E quindi noi ci teniamo, e manteniamo, finti rifugiati che non ci spettano. Senza contare che poi, negli ultimi mesi, i rinvii-Dublino verso la vicina Penisola sono bloccati con il pretesto dello stramaledetto virus cinese.

I $ignori di Amnesty International, evidentemente, non hanno capito che in Svizzera la spesa per l’asilo dovrà venire drasticamente ridotta, visto che i soldi pubblici serviranno per l’economia elvetica messa al tappeto dalla pandemia generata dalla globalizzazione e dalle frontiere spalancate che tanto piacciono ad Amnesty! Altro che mantenere migranti economici!

Ma visto che accusare gli svizzerotti “chiusi e gretti” di maltrattare i finti rifugiati con lo smartphone ancora non bastava, ecco che Amnesty si permette di blaterare anche sulle leggi contro il terrorismo che dovrebbero essere adottate nel corso dell’anno. Anche qui “non ci sarebbero sufficienti garanzie”… per chi? Ma per i terroristi islamici!

Questi cocomeri di Amnesty pretendono dunque che gli svizzerotti si tengano in casa i terroristi islamici! E’ il solito ritornello, che i kompagnuzzi del P$$ hanno reiterato ad oltranza, secondo cui non si potrebbe (“sa po’ mia!”) espellere un terrorista islamico – non un ladro di ciliegie: un terrorista islamico – nel caso in cui costui (o costei) si trovasse in pericolo al natìo paesello! E quindi il pericolo ce lo teniamo in casa!

Osiamo almeno sperare che a Berna dispongano di capienti cestini della carta straccia in cui gettare i rapporti foffa di simili organizzazioni del piffero.

Lorenzo Quadri