Vergogna senza fine: altri milioni del contribuente gettati nel water

Ah beh, questa ci mancava! “Carlos”, il detenuto più costoso della Svizzera (se non del mondo) torna a far parlare di sé. Naturalmente in negativo. Abbiamo perso da un bel po’ il conto dei MILIONI che questo soggetto – naturalmente non patrizio di Corticiasca e nemmeno di Gurtnellen – è già costato al contribuente.

Adesso arriva una nuova puntata. Ne dà notizia la stampa d’Oltralpe. La quale ci informa che a fine ottobre il delinquente straniero noto come “Carlos” (vero nome: Brian K., e a questo punto non è chiaro perché non si possa indicare il cognome per intero: forse perché trattasi di criminale “con trascorsi migratori”?) ne ha combinata un’altra. Già dopo un giorno di permanenza è riuscito a distruggere la cella con spiazzo privato per l’ora d’aria realizzata apposta per lui nel carcere di Pöschwies. La costruzione non è certo avvenuta a buon mercato: infatti per l’incredibile operazione sono stati spesi 1.85 milioni di franchetti pubblici!

Mentre la gente tira la cinghia…

Ma qui qualcuno è davvero fuori come una tettoia! Ci aspetta “la più grave crisi economica del Dopoguerra” (cit. governicchio federale), però qualche pronipote di Einstein pensa bene di sperperare quasi due milioni di Fr – che vanno ad aggiungersi a quelli già spesi! – per realizzare a peso d’oro una cella speciale per “Carlos”? Una cella che, nota bene, avrebbe dovuto essere “indistruttibile”, ed invece è stata distrutta praticamente al momento dell’arrivo?

Per colpa dello stramaledetto virus cinese, numerosi svizzeri falliranno, o perderanno il lavoro, e si ritroveranno loro malgrado sul lastrico. Ed intanto l’ente pubblico getta nel water milioni su milioni per un singolo delinquente straniero? Ma in quale altro Paese al mondo succedono cose del genere?

Oltretutto, ci piacerebbe anche sapere quanti altri “Carlos” ci sono in Svizzera, perché di sicuro non si tratta di un unicum!

E’ chiaro che chi sceglie di sperperare in questo modo i soldi dei contribuenti, poi dovrà anche renderne conto!

Dopo tutto quello che è successo nel corso di anni ed anni, è evidente che per il delinquente “non patrizio” Carlos ci sono solo due possibilità: 1) Lo si mette in un bunker e si butta via la chiave! 2) Lo si carica (opportunamente legato ed ammanettato) sul primo aereo in partenza per il paesello sudamericano d’origine, e poi ci penseranno le autorità locali a fargli scontare la pena, verosimilmente con modalità “un po’” diverse da quelle in uso nelle nostre carceri simili ad alberghi!

Altro che spendere milioni per costruire celle su misura!

Lorenzo Quadri