Un Ticino dove i residenti possano lavorare e non vengano lasciati a casa per fare spazio a personale in arrivo da Oltreconfine. Un Ticino più sicuro, dove la gente non debba aver paura ad uscire la sera e dove le rapine non siano all’ordine del giorno. Un Ticino dove le frontiere tornino ad essere sorvegliate giorno e notte, in maniera efficace. Un Ticino dove il pagamento di un’assicurazione sociale, la cassa malati, non diventi fonte di povertà e causa di mancanza di cure. Un Ticino dove i nostri anziani che con gli sforzi di una vita si sono comperati una casetta non siano costretti a “mangiarsela fuori” per poter vivere gli ultimi anni. Un Ticino dove l’insegnamento valorizzi le potenzialità dei nostri ragazzi invece di frenare i più brillanti perché bisogna livellarsi verso il basso (anche a seguito dell’eccessiva presenza di allievi cosiddetti “alloglotti”). Un Ticino dove i delinquenti stranieri vengano espulsi senza tanti ma né però, e non abbiano più la possibilità di nuocere in casa nostra.

Alcune priorità per il Ticino per i prossimi 4 anni

  • Promuovere l’occupazione dei residenti, mettendo “paletti” alla manodopera in arrivo da Oltreconfine;
  • potenziare i controlli doganali;
  • riforma fiscale;
  • rapporti con l’Italia;
  • far “passare” presso l’autorità federale il messaggio che il Ticino, regione di frontiera che confina con la Lombardia, si trova confrontato con situazioni e problemi unici in Svizzera e pertanto necessita di soluzioni “individualizzate”: quello che va bene per Zugo non va necessariamente bene anche per noi;
  • riportare il baricentro della socialità sui ticinesi e non su “fruitori” giunti da poco tempo nel nostro Cantone (magari proprio con l’obiettivo di beneficiare del nostro Stato sociale);
  • potenziare i controlli ai confini;
  • scongiurare la prospettiva di tre anni di isolamento causa chiusura del tunnel del Gottardo per manutenzione, senza l’apertura di un secondo tubo;
  • semplificare la burocrazia;
  • promuovere la creazione di una cassa malati pubblica federale o sovracantonale.