Sommaruga in ansia per le proprie politichette. Altro che fare i primi della classe

Comincia oggi il “famoso” summit sul clima Cop26 a Glasgow.

I leader di Cina e Russia si sono già sfilati. Si ricorda che la Cina produce da sola quasi un terzo delle emissioni mondiali di CO2. Una produzione che è triplicata negli ultimi trent’anni. Però i ro$$overdi  pretendono di imporre alla popolazione svizzera divieti, tasse e balzelli. A sentir loro, dobbiamo ridurre drasticamente la nostra irrisoria produzione di CO2, che ammonta a meno dell’UNO PER MILLE delle emissioni globali.

Ah, ecco. I cinesi (quelli che già ci hanno regalato lo stramaledetto virus) non fanno un tubo, e noi invece dovremmo autofustigarci per un impatto reale pari a ZERO.

Penuria di idee

Oltretutto, i Verdi-anguria di idee concrete mica ne portano: sanno solo inventarsi tasse e divieti. Costoro, dall’alto dei loro farciti borselli, sono antisociali al punto che ad inizio della corrente settimana, durante la seduta della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale, hanno tentato di sdoganare un divieto di immatricolazione per le auto a benzina o diesel in Svizzera a partire dal primo gennaio 2023 (sic!).

Secondo questa farneticante proposta, tra poco più di anno nel nostro Paese sarebbe dunque stato possibile immatricolare solo veicoli elettrici. Simili boiate, è ovvio, non esistono da nessuna parte del mondo. La proposta è stata asfaltata. Ha però ottenuto l’appoggio dei ro$$i. Sul tema avremo modo di tornare. Una sola considerazione: visto che le auto elettriche costano assai più di quelle a benzina, è evidente che per i ro$$overdi la mobilità individuale deve tornare ad essere un lusso per ricchi. Un balzo indietro di un secolo.

Oltretutto, delle due l’una: o si strilla alla “penuria energetica”, o si pretende di elettrificare di botto tutto il parco veicoli della Svizzera e di riscaldare gli edifici solo con le termopompe (che di elettricità ne consumano parecchia). Ma tutte e due le cose contemporaneamente, non sta in piedi!

Siamo qui in troppi

Per qualche strano motivo, i cosiddetti ecologisti nostrani (nostrani si fa per dire, perché troppi dei loro politicanti hanno il doppio o triplo passaporto) non hanno nulla da dire sull’immigrazione di massa. Se in Svizzera si cementifica (ed è chiaro che le case devono venire riscaldate), se le strade sono intasate con il conseguente inquinamento, è perché siamo qui in troppi. E il motivo sono le frontiere spalancate; che però ai Verdi-anguria piacciono eccome!

Ma gli ambientalisti-immigrazionisti l’hanno visto il parco veicoli dei migranti “in arrivo da altre culture”, nelle quali il bolide super-inquinante è uno status symbol? Eppure al proposito non fanno un cip:  sarebbe “razzismo”! Il nemico da mazzuolare sono gli svizzerotti che hanno bisogno dell’auto per recarsi al lavoro!

Erano contro Ecopop

Se davvero fossero ambientalisti, nel 2014 i Verdi-anguria avrebbero dovuto sostenere l’iniziativa popolare “Ecopop”, che chiedeva di limitare l’immigrazione anche in relazione alle sue conseguenze ambientali. Invece strillavano istericamente al “fascismo”.

La stessa inconsulta reazione l’hanno davanti ad ogni proposta mirata a ridurre l’invasione di frontalieri che entrano tutti i giorni in Ticino uno per macchina. Perché frontiere spalancate über Alles, altro che clima!

Colmo dei colmi: gli ambientalisti sono in prima fila a starnazzare perché il numero di abitanti in Ticino è leggermente calato negli ultimi anni. Eppure, seguendo le loro logiche, dovrebbero esserne contenti: meno abitanti significa meno “impatto ambientale”!

Mancano i soldi

Con il consueto atteggiamento colpevolizzante, gli eco-politicanti affermano che in Svizzera “manca la volontà politica” di agire per il clima. Ma andate (in bicicletta) a Baggio a suonare l’organo! La realtà è che le politiche $inistrate che piacciono ai Verdi-anguria hanno impoverito i cittadini. Hanno spremuto il ceto medio come un limone bio. I lockdown voluti dalla $inistra chiusurista ro$$overde hanno devastato l’economia ed i conti pubblici. Hanno creato decine di migliaia di disoccupati in più. Malgrado in Ticino i posti di lavoro siano diminuiti, i frontalieri continuano ad aumentare. Ma i Verdi-anguria rigettano stizziti ogni limitazione al rilascio di nuovi permessi G.

Conseguenza: di soldi per ecotasse ed ecobalzelli non ne abbiamo più. Non si vive di aria pulita.

Il boomerang

Il vantaggio del Cop26 è che probabilmente otterrà il risultato contrario a quello auspicato dai climatisti. Nel senso che gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 verranno rivisti… al ribasso. Anche i paracarri hanno ormai capito che gli accordi di Parigi non li rispetterà nessuno (a parte forse gli svizzerotti).

E’ ovvio che l’eventuale ribasso dovrà valere anche per la Svizzera. Altro che fare i primi della classe a nostre spese. Per buona pace della kompagna Simonetta e dei suoi burocrati che dovranno scordarsi buona parte delle loro politichette.

Lorenzo Quadri