Tagli Manor: scommettiamo che ci andranno di mezzo i ticinesi, mentre i frontalieri…?

E ti pareva! Come c’era da attendersi, i licenziamenti di Manor toccheranno anche il Ticino.  Del resto ormai il virus cinese è diventato la scusa di comodo per cancellare posti di lavoro, cosa che magari era già stata decisa prima! C’è infatti “come l’impressione” che soprattutto i grandi magazzini stiano cogliendo la palla al balzo per pompare gli acquisti online, ovviamente sui loro canali, così da poter licenziare nei punti vendita massimizzando i profitti! E quale scusa migliore della pandemia per cancellare i posti di lavoro? Così la responsabilità dei tagli, al posto del “management”, se la prende lo stramaledetto virus cinese (quello che ci ha impestati per colpa della libera circolazione e delle frontiere spalancate volute dalla casta)!

Tattica del salame

Adesso “si scopre” che negli scorsi 6 mesi Manor nelle sue sedi ticinesi avrebbe già lasciato a casa 32 persone, con la tattica del salame (una fetta alla volta), per non fare rumore. Questa tattica viene da tempo applicata sulla piazza finanziaria. E naturalmente la partitocrazia (responsabile dello sfascio, avendo calato le braghe sul segreto bancario senza uno straccio di contropartita) non fa un cip. Men che meno i $indakati. Perché, evidentemente, per costoro ci sono lavoratori di serie A – in genere quelli del settore pubblico e parapubblico, vedi Officine FFS – e lavoratori di serie B.

Alla Manor di Sant’Antonino, secondo quanto si è appreso negli scorsi giorni, i dirigenti  si sarebbero addirittura permessi di ricattare i lavoratori: bisogna (?) tagliare 13 impieghi su 72, ma se vi decurtate la percentuale lavorativa per i tempi equivalenti, la questione si risolve da sola! E questi sarebbero dei manager? E loro, i manager, percentuali e stipendi se li decurtano, oppure ad andarci di mezzo devono essere sempre gli altri, ed in particolare chi – come il personale di vendita – non ha alcuna colpa se gli affari vanno bene o male?

Chi resterà a piedi?

Ovviamente, come già scritto la scorsa settimana, vogliamo sapere chi pensano di lasciare a casa i capoccioni di Manor!

A perdere il posto saranno i troppi frontalieri oppure i dipendenti ticinesi?

Visto che in alcune sedi ci sono capi frontalieri che “naturalmente” assumono il parentado in arrivo dal Belpaese alla faccia dei lavoratori locali, non ci vuole il Mago Otelma per prevedere come andrà finire!

Ringraziamo, ancora una volta, la devastante libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia che permette a dirigenti “con scarsa sensibilità sociale”, che magari abitano oltreramina, di assumere frontalieri e licenziare i ticinesi!

E questo di sicuro non accade perché “non si trovano i ticinesi disposti a fare certi lavori”! Queste sono balle di fra’ Luca inventate dal triciclo PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente inclusi, nel vano tentativo di ripulirsi la coscienza davanti agli elettori!  Un po’ come la storiella che sostituzione e dumping salariale sarebbero “solo una percezione”, ossia una balla della Lega populista e razzista!

Ma avanti, continuate a votare per la partitocrazia…

Lorenzo Quadri