60mila immigrati dall’UE nel 2017 sarebbero un quantitativo sostenibile? Ma va là!

Visto che, giustamente e come accade peraltro in tutta Europa, la devastante libera circolazione delle persone viene messa sempre più in discussione anche alle nostre latitudini, i camerieri dell’UE in generale e la ministra del “devono entrare tutti” kompagna Simonetta Sommaruga in particolare, sono in fibrillazione. Il loro castello ideologico sulle “aperture” e sull’ “immigrazione uguale ricchezza” rischia di crollare miseramente.

Anche il Belpaese

Del resto perfino il Belpaese, che non è necessariamente un modello di virtù, ha dato un calcio nel fondoschiena ai balivi di Bruxelles con le ultime elezioni e con il governo Lega – M5S. Visto però che al di là della ramina la parola chiave non è coerenza bensì opportunismo, non ci vuole molta fantasia per immaginare che (ad esempio) alla prima occasione in cui il Ticino dovesse tentare di difendersi dall’invasione da sud (anche se, con la partitocrazia che ci ritroviamo, aspetta e spera) nella vicina Penisola non mancheranno di invocare presunte violazioni di Diktat UE… ma questa è un’altra storia.

A proposito, piccola digressione aggiuntiva: che fine ha fatto la chiusura notturna dei valichi secondari? Dispersa nelle nebbie?

Lavaggio del cervello

Come detto, sulla devastante libera circolazione delle persone gli svizzerotti cominciano ad aprire gli occhi, ed inoltre è in corso la raccolta firme per l’iniziativa popolare che ne chiede la disdetta. Ecco dunque che i camerieri dell’UE in Consiglio federale, per non scontentare i loro padroni di Bruxelles, si stanno già dedicando al lavaggio del cervello al popolazzo. Con l’obiettivo di mettersi al riparo da brutte sorprese.

L’ultimo mantra della ministra del devono entrare tutti è: “l’immigrazione è sotto controllo, infatti nel 2017 ci sono stati solo (sic!) 60mila immigrati dalla fallita UE”. Negli anni scorsi si è arrivati fino a 90mila. Alla faccia! Si dà però il caso che:

  • Il flusso migratorio è altalenante, un anno può calare e quello successivo riprendere;
  • Visto che, come si diceva una volta, “la barca è piena”, ci mancherebbe anche che il flusso migratorio in queste condizioni non diminuisse. Ogni contenitore raggiunge la propria capienza massima.
  • Naturalmente la kompagna Simonetta si guarda bene dal far notare che in sede di votazione popolare il Consiglio federale aveva raccontato una clamorosa balla di fra’ Luca, ossia che con la libera circolazione delle persone sarebbero immigrati al massimo 10mila cittadini UE all’anno. Quindi, altro che numeri “sotto controllo”! I presunti “numeri sotto controllo” sono sei volte superiori alle cifre che il Consiglio federale aveva annunciato. I cittadini sono dunque stati presi per i fondelli alla grande!
  • Del resto, se si pensa che sempre il Consiglio federale aveva raccontato che gli accordi di Schengen/Dublino sarebbero costati 7-8 milioni all’anno (sette trattino otto, non settantotto) mentre adesso probabilmente siamo in zona 200 milioni annui, e la cifra continua a crescere poiché i fallimentari accordi in questione si “arricchiscono” di sempre nuove aggiunte, capiamo bene che per il governicchio federale prendere i cittadini per i fondelli è un’abitudine inveterata.

Una chicca

Al contrario di quel che vorrebbe farci credere la ministra del “devono entrare tutti” kompagna Simonetta Sommaruga, non è affatto vero che l’immigrazione è sotto controllo. Per non parlare della barzelletta dell’ immigrazione che sarebbe uguale a ricchezza, usata come un mantra dalla Berna federale.

Al proposito, sull’ultimo numero del periodico Schweizerzeit è stata pubblicata una chicca interessante. Nel comune zurighese di Regensdorf la spesa sociale pro capite nel giro di trent’anni, dal 1986 al 2016, è passata da 114 Fr a 1019. Ovvero: se ad ogni contribuente di Regensdorf nel 1986 la socialità costava 114 Fr, nel 2016 il conto era lievitato a 1019 Fr, con un aumento dell’894%! Si tratta solo di un esempio, ma assai significativo. Ed  è evidente che in questa vera e propria esplosione  dei costi sociali l’immigrazione scriteriata, come pure il caos asilo, ha un ruolo di primo piano. Per salvare la nostra socialità occorre dunque sottoscrivere l’iniziativa contro la libera circolazione delle persone.

Lorenzo Quadri