Che tolla! Adesso i Comuni della fascia di confine italica vogliono gli “untori” ticinesi
Ma tu guarda questi politicanti italici della fascia di confine! Se non ci fossero, bisognerebbe inventarli. Il sindaco di Lavena Ponte Tresa nonché presidente dell’Associazione dei Comuni italiani di frontiera ha espresso su un portale ticinese la propria delusione per la decisione del governo del Belpaese di mantenere almeno fino al 15 maggio, anche dei confronti degli svizzerotti, le restrizioni alle frontiere attualmente vigenti. Chiunque superi il confine italianodalla Svizzera – o dagli altri paesi della “lista C” –dovrà quindi avere con sé un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti ed un’autocertificazione. Dovrà inoltre annunciarsi alla ASL locale della zona di arrivo, sottoporsi ad una quarantena di cinque giorni e infine effettuare un secondo test, molecolare o antigenico, alla fine del periodo di isolamento. Questo a meno che ci si sposti per motivi di salute, di studio o di lavoro.
“Devono entrare tutti”
Quindi: la Svizzera tiene le frontiere SEMPRE SPALACANTEa cani e porci, senza uno straccio di controllo. Virus o non virus, i 70’115 frontalieri dichiarati, quelli in nero, le svariate migliaia di padroncini, eccetera eccetera, possono entrare tranquillamente dal Belpaese per qualsiasi motivo. Hanno potuto farlo anche quando la Lombardia era in zona rossa.
Di più: visto che comunque ai confini elvetici nessuno controlla alcunché, anche gli italiani non frontalieri sono sempre entratisenza problemi. Magari per farsi la partitella di calcio la domenica quando da questa parte della ramina era permesso, ma dall’altra no. I vicini a sud nel loro Paese non potevano spostarsi da un Comune all’altro a causa della pandemia; però potevano arrivare allegramente in Svizzera! Frontiere spalancate über Alles!
Tanto per non farsi mancare niente, gli svizzerotti fessi non solo fanno entrare tutti i frontalieri, ma gli regalano pure i tamponi “fai da te”, 5 al mese, per un costo totale MENSILE di 4.2 milioni di Fr, per il solo Ticino.
Grazie, PLR!
Chi è responsabile di questo scempio? Ovviamente il governicchio federale, ed in primis ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter! La Frau Ka-Ka-eS, piuttosto che introdurre misure sul confine, preferisce far esplodere i contagi d’importazione. Poi, a manina col “ministro dei flop” kompagno Berset (P$$), con la scusa del virus pretende di blindare i ticinesi in casa e di far chiudere le attività economiche mandandole in fallimento!
La decisione di Roma
Adesso i comuni italiani di confine si lamentano perché il governo di Roma intende mantenere in vigore le restrizioni in entrata per ancora (almeno) due settimane. Se i ticinesi non possono recarsi liberamente nel Balpaese, i commerci locali non ripartono!
Certo che i politicanti della fascia di confine italiana sfruttano questo sfigatissimo Cantone in tutti i modi!
Il Ticino deve rimanere riserva di caccia, ossia di posti di lavoro, per i loro concittadini. E deve pure rimanere riserva di caccia, ossia di clientela, per i commerci italiani. Mungere come se non ci fosse un domani! “Tanto gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente”! E poi questi stessi politicanti hanno pure il coraggio di accusare i ticinesi di “razzismo” un giorno sì e l’altro pure?
Pare di ricordare…
Ci pare inoltre di ricordare che sempre i politicanti tricolore della fascia di confine nel periodo “caldo” della seconda ondata pandemica starnazzavano contro la Svizzera rea di non aver mandato in lockdown tutte le attività economiche. Di conseguenza, i frontalieri “dovevano” comunque recarsi in Ticino per lavorare, col rischio di infettarsi (sic). In altre parole: svizzerotti irresponsabili ed untori degli italiani! Va da sé che i frontalieri timorosi del contagio avrebbero anche potuto licenziarsi e lasciare il posto a disoccupati ticinesi (ma questo è un altro discorso). Adesso invece che si tratta di far ripartire l’economia della fascia di confine italica, ecco la giravolta a 180 gradi: i ticinesi untori “devono entrare tutti” per fare acquisti!
Zimbello
Ticino materasso e zimbello dei vicini sud!
Chi ringraziamo per questo sconcio? Elementare, Watson: ringraziamo la devastante libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia. E ringraziamo un governicchio federale allo sbando, il più debole che la storia ricordi, la cui unica priorità sono le frontiere sempre spalancate!