I legulei del Tribunale federale fanno un nuovo regalo al Cantone ed ai suoi abitanti
Criminale straniero? Se è giovane (per quanto maggiorenne da un pezzo) ve lo tenete. E lo mantenete pure in assistenza!
Ma bene! Proprio vero che non c’è limite al peggio, ed in particolare al peggio propinato dai legulei buonisti.
Qual è infatti l’ultima prodezza del Tribunale federale? Questa: il cittadino italiano che nel 2011 armato di pistola soft air rapinò la banca Raiffeisen di Cadenazzo, fuggendo con una maxirefurtiva di oltre 160mila Fr (non proprio noccioline) non verrà espulso. L’ennesimo giovane delinquente straniero ce lo terremo in casa, e questo malgrado sia la Sezione della migrazione che il Consiglio di Stato che anche il Tribunale amministrativo (Tram) avessero deciso che costui doveva lasciare la Svizzera. E non solo ce lo terremo, ma lo manterremo anche.
E’ pure in assistenza
Il bravo giovane “non patrizio” infatti è stato condannato a 15 mesi con la condizionale ed inoltre, udite udite, è pure in assistenza dal novembre 2010. Ed è già costato al contribuente ticinese la bellezza di 86mila franchetti. Però, secondo i legulei del Tribunale federale, non deve essere espulso. Quindi rimarrà in questo sempre meno ridente Cantone a mungere le casse pubbliche. E non stiamo parlando di uno che ha rubato ciliegie al mercato. Stiamo parlando dell’autore di una rapina a mano armata (poi che la pistola fosse soft air, le vittime non lo potevano sapere).
La fregnaccia regina
E perché il rapinatore italiano, secondo il TF, non deve venire espulso, malgrado il crimine commesso e malgrado sia in assistenza? Qui si arriva alla fregnaccia regina. Perché al momento dei fatti era “alquanto giovane”. Ohibò. Il delinquente, quando rapinò la banca, aveva 22 anni. Mica 12. Era maggiorenne da un pezzo. E, se era abbastanza adulto per mettere a segno una rapina a mano armata fruttata 160mila franchetti, è evidente che era – ed è – abbastanza adulto anche per fare i conti con le conseguenze delle sue azioni. Oppure vuoi vedere che anche la maggiore età è un’opinione, da manipolare a piacimento e naturalmente secondo i dettami del politikamente korretto?
Nuovo sconcio
Il Tribunale federale ci propina dunque l’ennesimo sconcio. Il popolo svizzero, e questo già nel 2010, ha deciso l’espulsione dei criminali stranieri. Eppure chi dovrebbe eseguire continua ad inventarsi scuse per non farlo, non appena intravvede uno spiraglio. E quella della giovane età è francamente ridicola. Se invece di 22 anni il rapinatore ne avesse avuti 62, cosa si sarebbero inventati i giudici di Losanna per lasciare in Ticino il galantuomo? Che era “alquanto anziano”?
Morale della favola. I ticinesotti, chiusi e razzisti, devono tenersi in casa stranieri pericolosi e gli devono pure versare l’assistenza. Poi ci si chiede come mai, e grazie a chi, la spesa sociale è andata completamente fuori controllo.
Solo gli automobilisti…?
Lo scorso 28 febbraio si è votato sull’iniziativa d’attuazione dell’espulsione dei delinquenti stranieri. Quell’iniziativa chiedeva che le espulsioni venissero eseguite senza tanti “se” né “ma”. Ma le élite spalancatrici di frontiere, con il supporto della stampa di regime, hanno azionato la consueta macchina del fango. Contro l’iniziativa e, va da sé, contro i promotori, “more solito” denigrati come razzisti, fascisti, disumani (uella).
Se quell’iniziativa fosse stata approvata, vicende scandalose come quella del rapinatore straniero in assistenza che continuerà a farsi mantenere dai ticinesotti ridendosela a bocca larga, non si sarebbero mai potute verificare. Chi il 28 febbraio 2016 ha votato No ed oggi si scandalizza, ci pensi.
Proprio vero la “giustizia” di questo paese è inflessibile solo con gli automobilisti. Poi ci si chiede come mai la gente non ha fiducia nelle istituzioni.
Lorenzo Quadri