La scandalosa ipocrisia degli eurobalivi che ci ricattano per le nostre votazioni

 

L’europarlamento ha deciso giovedì di “sospendere temporaneamente” i negoziati d’adesione della Turchia alla (fallita) UE. Motivo sarebbero le “misure repressive sproporzionate” adottate dopo il tentato golpe di luglio dal governo Erdogan, ormai ben avviato sulla strada dell’autocrazia. Nella risoluzione votata a larga maggioranza, gli eurodeputati dichiarano che la Turchia deve tuttavia restare “ancorata” all’Unione europea, per “l’importanza strategica” delle relazioni. Si impegnano a rivedere la loro posizione se saranno revocate le misure repressive.

Spose-bambine

Ohibò, a quanto pare il recente disegno di legge, poi revocato dal governo, sulle “spose  bambine” non ha avuto un peso particolare nella decisione di Bruxelles.

Come noto da Ankara era uscita una proposta di legge per regolamentare  l’abuso sessuale su ragazze  minorenni tramite “nozze riparatrici”. Un’aberrazione che ricorda il “pretium stuprii” medievale e che è stata concepita, ma guarda un po’, per  “venire incontro alla sensibilità islamica”. Il governo ha poi fatto retromarcia visto il vespaio suscitato,  ma ormai  la frittata era fatta.

Finanziatori di moschee

A quanto pare a Bruxelles non si è neppure parlato del fatto che nell’Europa occidentale, ed anche in Svizzera, il governo turco è tra i finanziatori stranieri di moschee ed “associazioni culturali” musulmane che diffondono l’islam politico ed intollerante. La situazione  è stato denunciata anche dalla premiata attivista dei diritti umani Saïda Keller Messahli. Per questo motivo chi scrive ha chiesto, tramite mozione, di vietare i finanziamenti esteri alle moschee. Ma naturalmente il Consiglio federale non ne vuole sapere di intervenire, ma quando mai: bisogna essere aperti e multikulti!

Adesione “sospesa”

Qui siamo davanti dunque ad un paese, la Turchia, che vira verso l’integralismo islamico e che lo finanzia nei paesi esteri. Ma per gli eurofalliti va tutto bene, o quasi. Mica si dice che questa Turchia non ha nulla di europeo e quindi non può essere candidata all’adesione all’UE. Si sospende la procedura solo temporaneamente. Come quando a scuola il bambino dispettoso viene mandato per 5 minuti fuori dalla porta. Legalizzazione dell’aberrante pratica delle spose bambine, diffusione dell’estremismo islamico? Non c’è problema! Ci mettiamo le fettone di salame sugli occhi!

Nei confronti di altri…

Nei confronti di altri paesi, gli eurofalliti sono stati assai meno disponibili. Contro l’Ungheria, che ha costruito MURI sul confine per difendere non solo le proprie frontiere, ma quelle di tutto lo spazio Schengen (di cui la Svizzera purtroppo fa parte), a Bruxelles si sono messi a strillare come aquile.

E gli eurobalivi che non si lasciano turbare più di tanto dal progetto di “regolarizzare” le spose bambine, hanno inveito istericamente contro il voto democratico del 9 febbraio. Sono arrivati pure alle minacce ed agli squallidi ricatti nei confronti degli svizzerotti “razzisti e xenofobi”. Ed è inutile dire che dalle fila dei camerieri dell’UE di stanza a Berna non è certo arrivato quel bel “Vaffa” che sarebbe stato l’unica risposta possibile ad un simile atteggiamento.

Braghe calate sui visti

E non solo, ma Bruxelles ha calato le braghe con la Turchia anche sulla questione dei visti agevolati ai cittadini turchi per lo spazio Schengen – malgrado i requisiti per simili agevolazioni non fossero nemmeno lontanamente adempiuti.  Questo dopo che Ankara aveva minacciato, in caso contrario, di lasciar passare tutti i migranti economici diretti ad ovest. Visto che anche la Svizzera fa parte dello spazio Schengen, le capitolazioni di Bruxelles sui visti ai turchi toccano direttamente anche noi.

Anche la Svizzera…

Avanti così, la Turchia anche se sospesa (per quanto?) rimane candidata  all’adesione alla fallita UE dove si tollera il sostegno attivo all’islam politico contrario ai valori europei.

Intanto secondo i kompagnuzzi anche la Svizzera dovrebbe aderire all’Unione europea (figura nel loro programma). Magari a manina proprio con la Turchia? Non sarebbe poi così strano, dal momento che il P$$ promuove l’islamizzazione della Svizzera. Vorrebbe infatti riconoscere l’islam come religione ufficiale.

Lorenzo Quadri