Il polverone sollevato per la trasmissione RSI “Politicamente scorretto” è ridicolo
L’establishment si strappa le vesti per due ragazze in tutina, mentre la propaganda politica di parte spacciata per “informazione” va bene. Ah già, ma trattandosi di propaganda di $inistra, pro-UE, pro-immigrazione e pro-populismo climatico, ovvio che la casta politikamente korretta non abbia nulla da dire…
Certo che questa $inistra con la morale a senso unico è uno spettacolo! Qualche kompagno e kompagna ro$$overde in manco di visibilità, e pure in manco di meglio da fare, ha pensato ben di scatenare una shitstorm (=tempesta di cacca) sulla trasmissione “politicamente scorretto” della RSI. Quale la colpa del programma? Aver ideato uno sketch in cui il neo ministro della sanità, l’uregiatto Raffaele De Rosa, ospite della trasmissione, ed il conduttore Casolini dovevano indicare con una bacchetta sul corpo di due avvenenti ragazze in tutina alcune parti dell’anatomia umana. Dove si trova il muscolo sartorio? E il gemello? E così via… E questo ha scatenato l’ira funesta dei puritani e soprattutto delle puritane della gauche-caviar, che si sono messi a strillare sui media e sui social.
Come se il problema della RSI fosse uno show “trash” (simile a quelli mandati in onda sulle TV private del Belpaese, che però almeno non siamo tenuti a foraggiare) mentre invece la propaganda politica di parte spacciata per “informazione” va bene. Ah già, ma trattandosi di propaganda di sinistra, pro-UE, pro-immigrazione e pro-populismo climatico, ovvio che i compagni non abbiano nulla da obiettare, anzi…
Che poi a lamentarsi per il sessismo della trasmissione siano proprio quelli e quelle che stendono il tappeto rosso agli islamisti (perché “devono entrare tutti”, perché “non bisogna discriminare”, ed avanti con le amenità…) e quindi al diffondersi di un’incultura sessista e misogina – oltre che antisemita, cristianofoba, omofoba, ecc – è davvero il massimo.
I benpensanti signori e le benpensanti signore si lamentano per le ragazze in tutina; grazie alla loro politica spalancatrice di frontiere e multikulti, tra un po’ le donne non potranno più indossare né tutine né minigonne, ma solo palandrane. A Parigi un autista di bus islamista ha impedito a due ragazze in minigonna di salire. Ma naturalmente al proposito i sedicenti paladini dei diritti e delle libertà delle donne non hanno nulla da dire.
Ciliegina sulla torta: una deputata verde ha pure gratificato Casolini della qualifica di “viscido leccaculo”. Fosse stato un politico leghista a definire in modo analogo uno dei vari giornalai ro$$i che hanno colonizzato la Pravda di Comano, e che rispondono assai meglio a tale descrizione rispetto al povero Casolini, non osiamo immaginare la cagnara che i $inistrati della “correttezza nel confronto politico” avrebbero scatenato. Ma, ancora una volta, da quelle parti la morale è a senso unico.
“Mancanza di rispetto”
Inevitabilmente (?), il caso “tutine e bacchetta” ha subito suscitato le reazioni della casta politically correct. Il presidente della CORSI, l’uregiatto Gigio Pedrazzini, è corso a deplorare l’accaduto, idem l’inutile Consiglio del pubblico, organo colonizzato sempre dalla solita area politica e che conta meno del due di briscola. L’illustre Consiglio è riuscito a produrre in tempi brevissimi un torrenziale comunicato che polverizza tutti i record di logorrea e pedanteria. Questi consessi da tre e una cicca si scaldano tanto per una trasmissione d’intrattenimento, ma non fanno un cip per la continua propaganda politica di parte, finanziata col canone più caro d’Europa, che la RSI ci propina ogni giorno: perché la condividono, ovviamente. Questa sì che è mancanza di rispetto nei confronti del pubblico (pagante). Altro che gli isterismi sulle parti anatomiche indicate con la bacchetta!
Vertici pavidi
Degna di nota anche la pusillanimità degli strapagati vertici della Pravda di Comano che, al primo cip proveniente dalla $inistruccia esagitata, hanno calato le braghe ad altezza caviglia, scaricando in malo modo trasmissione e conduttore (Casolini è stato pure costretto a scusarsi e ad autofustigarsi sulla pubblica piazza). E questi sarebbero dei manager? Ossignùr!
Lorenzo Quadri