A $inistra la morale a senso unico colpisce ancora! La kompagna deputata Lisa Bosia Mirra è indagata per favoreggiamento all’entrata illegale di migranti dopo essere stata fermata in dogana.
La parlamentare in questione ha tuttavia dichiarato che domani si presenterà alla seduta di Gran Consiglio “come se niente fudesse”. E naturalmente dal campo dei finti moralisti giunge un assordante silenzio!
Dove sono, ad esempio, i loquaci esponenti del gruppuscolo BrutTicino? Quelli che lanciavano appelli contro la Lega che poi pubblicavano in pompa magna comprandosi intere paginate sui quotidiani (la gauche caviar ha soldi da spendere)? Spariti nel nulla! Volatilizzati! Il gatto gli ha mangiato la lingua!
Eppure qui c’è una deputata in Gran Consiglio inquisita per un reato per il quale si rischia la galera! Oltretutto, la diretta interessata ha anche ammesso che “non è la prima volta” che “aiuta” finti asilanti a passare la frontiera. Ma è chiaro: i moralisti a senso unico la morale mica la vanno a fare ai kompagni del P$! Loro sono del partito giusto! La morale si fa solo ai nemici!
Arrampicate sui vetri
Al silenzio assordante di BrutTicino e soci sul caso Bosia Mirra si aggiungono le arrampicate sui vetri del capogruppo P$ nel legislativo cantonale Ivo Durisch, secondo cui la presenza di Bosia Mirra in Gran Consiglio “non è un problema visto che l’inchiesta nei suoi confronti non è conclusa”! Ma guarda un po’, i kompagni sono improvvisamente diventati campioni di garantismo! Se sotto inchiesta ci fosse un leghista, i $ocialisti al caviale si sarebbero immediatamente messi a fare un baccano d’inferno pretendendo dimissioni immediate! Magari avrebbero pure organizzato pacchiane manifestazioni di protesta, naturalmente ben spalleggiati dalla stampa di regime a partire dalla R$I (la quale invece sta addirittura tentando di santificare la presunta passatrice)! Due pesi e due misure, come sempre!
Se l’inquisito fosse un odiato leghista, i kompagni urlerebbero allo scandalo! Ma visto che sotto inchiesta si trova “una dei loro”, improvvisamente la procedura giudiziaria “non è un problema politico”, l’è tüt posct! Avanti così, che la credibilità scende sotto zero…
Ma lo slogan della $inistra cantonticinese non era “per tutti, senza privilegi”??
Lorenzo Quadri