Scartabellando tra gli atti parlamentari dei kompagni si trovano obbrobri di ogni genere

E non di rado gli autori sono dei politicanti dal passaporto plurimo

I $inistrati ro$$overdi, non è certo una scoperta di oggi, usano il “clima” come specchietto per le allodole per sdoganare politiche che con l’ambiente non c’entrano una fava. Anzi, spesso e volentieri sono nocive per il clima. Vedi ad esempio l’immigrazione incontrollata.

Le boiate antisvizzere di questa area politica sono pressoché infinite. Solo una parte di esse diventa di pubblico dominio. Se qualcuno avesse tempo e voglia scartabellare tra gli atti parlamentari presentati alle Camere federali dai kompagnuzzi(reperibili sul portale www.parlament.ch) scoprirebbe una vera miniera di fonchiate.

Qualche esempio recente

Tale Mustafa Atici (quanti passaporti?), consigliere nazionale delP$ residente a Basilea, chiede lumi al governicchio federale su “partecipazione e rappresentanza degli immigrati all’interno del progetto Sviluppo della maturità liceale”. In ciascuna delle 5 domande poste, che per carità di patria evitiamo di riportare per esteso, il kompagno Mustafa sottolinea che la Svizzera è una “società di immigrazione”. Pertanto, secondo l’illuminata visione ro$$a, deve farsi dettare legge dai migranti. Anche – e soprattutto – in campo scolastico. Ne nascono perle del tipo: “In che modo il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) garantisce (…) che la diversitàdelle conoscenze linguistiche e culturali (degli immigrati) non venga percepita come un ostacolo ma come una risorsa?”. Eh già: l’ignoranza delle lingue nazionali adesso diventa “diversità delle conoscenze”. Le classi farcite di “alloglotti” – che non conoscono né la lingua né il paese – sarebbero una risorsa. Secondo il Mustafa, inoltre, occorre correggere “le espressioni ed i termini poco felici fin qui utilizzati: la diversità linguistica e culturale deve essere vista come un’opportunità e non come un problema. Traduzione: tramite i piani di studio bisogna praticare il lavaggio del cervello agli alunni affinché degli immigrati e dell’immigrazione parlino solo bene. Non esistono problemi e difficoltà; non sia mai! Sono tutte balle populiste e razziste! Esistono solo “risorse” e “opportunità”! I $inistrati vogliono l’indottrinamento di stampo sovietico delle nuove generazioni nel segno del multikulti. Poi, però, hanno ancora il coraggio di sciacquarsi la bocca con la pluralità!

Come spesso accade nelle interpellanze, il climax viene raggiunto con l’ultima domanda. Vale la pena riportarla per intero: “Nella bozza della nuova ordinanza sulla maturità si parla di “lingue nazionali” e di “specificità culturali”; questi concetti sono adatti a far capire che la prima lingua di oltre un terzo della popolazione (svizzera) non corrisponde a nessuna lingua nazionale? L’insegnamento delle quattro lingue nazionali è sufficiente a coprire la diversità culturale”?

Hai capito i $ocialisti? Siamo all’esplicita pretesa, già formulatadal co-presidente P$ con doppio passaporto Cédric Wermuth(Cédric chi?) di aumentare la lista delle lingue nazionali per far contenti i migranti in arrivo da “altre culture”! E ad avanzarla è un signore che si chiama Mustafa.

Pure lo ius soli

Non è finita. Il partito fotocopia del P$, ovvero i Verdi-anguria, non poteva certo stare indietro. Sicché arriva un’altra consigliera nazionala, questa volta rappresentante di Ginevra, tale Stefania Prezioso (quanti passaporti?). Costei, scopiazzando i ro$$i, chiede l’introduzione dello ius soli. Ovvero quella “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) in base alla quale chi è nato in Svizzera diventa automaticamente svizzero. Un po’ come pretendere che un cane diventi un cavallo perché è nato in una scuderia. Eccole qua, le grandi priorità politiche dei Verdi: altro che clima, altro che ambiente. Questi vogliono trasformare stranieri non integrati in cittadini elvetici. Ovviamente, alfine di pomparsi l’elettorato:infatti per sostenere le politiche antisvizzere dei Verdi-anguria bisogna per forza non essere svizzeri!

Il popolo non conta

Arriviamo alla terza performance. Il 15 maggio, i cittadini delCanton Zurigo hanno letteralmente asfaltato, con quasi il 65% di no, la proposta della maggioranza del parlatoio cantonale di abbassare l’età di voto a 16 anni. Tale modifica era sostenuta, oltre che dai ro$$i e dai Verdi, anche dagli uregiatti. A dimostrazione che questo partito, il cui presidente vorrebbe addirittura inviare armi all’Ucraina, è ormai diventato l’utile idiota della $inistra, mentre l’ala conservatrice è mestamente estinta.

Con il voto a 16 anni, i Verdi-anguria tentano di capitalizzare elettoralmente gli scioperi per il clima dei giovanissimi (prima che rinsaviscano), per acquisire voti e CADREGHE che verrebbero poi utilizzati per promuovere non solo l’isterismo ambientalistapiù talebano, ma anche – come scritto all’inizio – politiche di tutt’altro genere.

L’asfaltatura del voto ai 16enni rimediata nel Canton Zurigo (che non è né piccolo né reazionario) dovrebbe far comprendere ai Verdi-anguria che è meglio lasciar perdere questo tema. Ma forse che costoro, da bravi $inistrati, accettano la volontà popolare? Nemmeno per sogno! Arriva tale consigliera nazionala “non patrizia” Sibel Arslan (quanti passaporti?) a blaterare sui media che il responso del popolazzo non conta nulla: bisogna rifare le votazioni fino a quando dalle urne non uscirà il risultato desiderato.

Cosa aspettiamo?

Quelli sopra citati sono solo degli esempi puntuali. I più recenti tra i mille possibili.

“Grazie” ai ro$$overdi, nelle Camere federali ci sono politicanti “in arrivo da altre culture” che, dopo aver aggiunto al loro passaporto quello elvetico, pretendono di venirci a dettare:

– i piani di studio nelle scuole

– l’aumento delle lingue nazionali

– chi dobbiamo naturalizzare

– chi dobbiamo far votare

– eccetera eccetera.

La domanda è solo una: cosa aspettiamo ancora per decretare che chi fa politica, almeno a livello federale, debba obbligatoriamente avere solo un passaporto, come del resto già accade in altri paesi?

La Lega di proposte in questo senso ne ha già presentate a Berna. Il triciclo PLR-PPD-P$ più Verdi-anguria le ha affossate. Ma avanti, continuate a votare per la partitocrazia e per i suoi soldatini…

 

Lorenzo Quadri