Diritto di voto a 16 anni e contraccettivi finanziati con i premi di cassa malati

Malgrado l’ultima sessione parlamentare delle Camere federali oscillasse tra il loffio ed il deleterio (vedi l’insopportabile pletora di blabla inutili sulla guerra in Ucraina, oggetto su cui il parlatoio federale non decide per fortuna nulla), i $inistrati  ro$$overdi sono comunque riusciti a mettersi in luce (luce si fa per dire) con trovate del piffero in materia di giovani.

Votare, ma…

Ampie fette del sedicente “centro”, come da copione, si sono accodate ai kompagnuzzi nel sostegno all’introduzione del diritto di voto a 16 anni. L’iniziativa parlamentare sul tema, approvata dalla (pur risicata) maggioranza del plenum, è stata presentata da una soldatina Verde-anguria con doppio passaporto. Da notare che l’iniziativa prevede per i 16enni il diritto di voto e di eleggibilità attiva, ma non di più. In altre parole: alle elezioni possono votare, non sono però candidabili.

Tutto e il contrario di tutto

Ohibò, qui i conti proprio non tornano. Poco più di un mese fa, ai tempi della votazione popolare del 13 febbraio, i $inistrati ci presentavano gli adolescenti come una categoria influenzabile ed immatura al punto da necessitare di protezione dalla pubblicità del tabacco. Secondo la narrazione dei kompagnuzzi, dunque, i 16enni sarebbero così privi di discernimento da diventare accaniti fumatori solo perché hanno visto una pubblicità di sigarette. Adesso, in totale incoerenza, arriva la giravolta a 180 gradi: i 16enni sono in grado di votare e di eleggere… senza farsi influenzare indebitamente! Certo, come no!

Le intenzioni dei Verdi-anguria sono più che evidenti: tentano di accaparrarsi i voti dei giovani scioperanti climatici. E contano di imbesuirli con la loro propaganda populista ed isterica. I $inistrati vogliono i voti dei 16enni, ma – attenzione! – non intendono mollar loro alcuna cadrega. Infatti un’elezione a cariche politiche rimarrebbe in ogni caso preclusa ai minorenni. Capita l’antifona? I  più giovani sono considerati degli utili idioti buoni a portare acqua al mulino “giusto” (ammesso che andrà davvero così…). Ma senza alcun accesso alle sedi istituzionali.

Pomparsi l’elettorato

Oltretutto, non sta in piedi che i diritti (e le responsabilità) civili comincino a 18 anni e quelli politici a 16. Se a 16 anni si è abbastanza grandi per votare, allora lo si è anche per sottostare al codice penale degli adulti (tanto per fare un esempio). Cosa che però i $inistrati non vogliono. Perché loro sostengono la società dei diritti senza doveri, e a spese degli altri. 

Morale della favola: i kompagnuzzi strumentalizzano i giovani nella speranza di sfruttarne l’influenzabilità – da loro stessi asserita – per pomparsi artificialmente l’elettorato! Ed il tandem del sedicente “centro” PLR-PPD si accoda giulivo.

Sul tema, ammesso e non concesso che il Consiglio degli Stati si adeguerà, dovranno in ogni caso votare i cittadini, poiché per introdurre il voto ai 16enni occorre modificare la Costituzione federale.

Contraccettivi pagati dalla cassa malati

Visto che al ridicolo non si poteva in alcun modo rinunciare, ecco giungere la brillante pensata di una consigliera nazionala $ocialista di Basilea-campagna, la quale tramite mozione vorrebbe rendere gratuiti i contraccettivi per le persone sotto i 25 anni. Gratuito vuol dire a carico del contribuente; nel caso concreto, per il tramite delle cassa malati.

I  $ocialisti vorrebbero dunque far ulteriormente schizzare verso l’alto i premi di cassa malati pretendendo dagli assicuratori il pagamento di pillole anticoncezionali, preservativi, e tutto il resto. Tra un po’ anche il Viagra? E perché lasciar fuori i sex toys?

Altrimenti detto: le casse malati dovrebbero coprire, con i soldi dei nostri premi, delle spese ulteriori provocate non già da malattia, ma da chi vuole sollazzarsi sessualmente. E poi i $inistrati hanno ancora il coraggio di blaterare ai premi di cassa malati che falcidiano il reddito della gente, quando con le loro farneticanti proposte sognano di farli esplodere senza ritegno?

In Ticino i $inistrati si erano già distinti per la proposta di distribuire assorbenti gratis nelle scuole, sostenendo che non farlo significherebbe discriminare in base al genere poiché (citazione) “la maggior parte delle persone con mestruazioni sono donne”. Si rimane in attesa di ulteriori informazioni a proposito della minoranza composta da uomini con mestruazioni.

Ma avanti, votate per i ro$$overdi…

Lorenzo Quadri