L’enesima boiata della $inistra parassitaria è ben lungi dal colpire solo i super-ricchi
A causa dello stramaledetto virus cinese, l’ente pubblico ha dovuto mettere sul tavolo miliardi per salvare imprese e posti di lavoro. Adesso arrivano i tassaioli ro$$i e pretendono di spremere le aziende come limoni bio. Ma sa po’?
Il prossimo 26 settembre saremo chiamati a votare sulla cosiddetta „iniziativa 99%“ lanciata dai giovani $ocialisti. Si tratta, come facilmente prevedibile, dell’ennesima “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) partorita da studenti a vita che non hanno mai lavorato un giorno, smaniosi di spendere i soldi degli altri.
L’iniziativa vorrebbe tassare al 150% i redditi da capitale sopra una determinata soglia.
In altre parole: una volta superato il fatidico limite – che l’iniziativa non stabilisce, anche se i promotori lo collocano a 100mila Fr – 100 Fr verrebbero tassati come se fossero 150. La foia tassaiola arriva dunque al punto di imporre un reddito che nemmeno esiste! Il che già puzza di anticostituzionalità lontano un miglio. Senza contare che, sempre in base alla Costituzione, la Confederazione può applicare al reddito delle persone fisiche un’aliquota massima dell’11.5%; con l’iniziativa, l’aliquota salirebbe sopra il 17%.
Ma del resto è noto che a $inistra la Costituzione viene rispettata solo a senso unico e solo quando fa comodo.
E cosa dire del fatto che il concetto di “reddito da capitale”, che sta alla base dell’iniziativa, nel diritto fiscale svizzero nemmeno esiste?
1%? Balle di fra’ Luca!
L’iniziativa è farlocca già nel nome (“Iniziativa 99%”). Con questa dicitura, si vuole far credere che solo l’1% della popolazione, ossia i più ricchi, sarebbe colpito dalla fiscalità “monstre”: quella che tassa soldi che nemmeno esistono. Dàgli agli odiati borsoni! Avanti con la lotta di classe! Svizzera come la Russia bolscevica! Peccato che sia passato oltre un secolo.
Ebbene: la storiella dell’1% è una clamorosa panzana.
Infatti ad essere pesantemente colpiti dalla predazione ro$$a non sarebbero solo i Paperoni. Sarebbero in prima linea le aziende familiari, che sono delle PMI e non delle multinazionali; come pure le start up. Ed anche i normali cittadini.
L’odiato “capitale” è infatti presupposto per gli investimenti e per il mantenimento e la creazione di posti di lavoro. La tassazione “monstre” proposta dalla $inistra non esiste da nessun’altra parte al mondo e sottrarrebbe sostanza alle aziende svizzere; sostanza che è necessaria alla loro sopravvivenza.
E’ il colmo che da un lato l’ente pubblico, a causa dello stramaledetto virus cinese, metta sul tavolo miliardi (di proprietà dei contribuenti) per salvare le imprese ed i posti di lavoro. Poi però arrivano i tassaioli ro$$i e pretendono di spremerle come limoni bio.
Successioni aziendali
L’iniziativa del sedicente 99% è deleteria in particolare per le successioni aziendali, già difficili di loro. Infatti ne fa esplodere i costi. Un apposito studio calcola aggravi che vanno dal 25% a più del 50%. Tali aggravi sottraggono risorse – e quindi possibilità di investimento – alle aziende. In Svizzera nei prossimi cinque anni più di 74mila imprese, per oltre 400mila posti di lavoro, dovranno regolare la propria successione. L’accettazione dell’iniziativa avrebbe conseguenze devastanti per queste società.
Start up
Anche le start up verrebbero colpite in modo massiccio. I loro fondatori spesso si accontentano di paghe modeste, per poi rifarsi al momento della vendita della società. Di conseguenza, se la vendita di una start up viene gravata con una fiscalità da rapina come quella prevista dall’iniziativa, la Svizzera perderà ogni attrattiva come sede per queste realtà. Il che significa gettare nel water tutte le misure prese per promuoverle. Vedi i patent box o i regimi fiscali privilegiati per stimolare l’innovazione.
Piazza economica devastata
L’iniziativa 99% danneggerebbe pesantemente la piazza economica svizzera. Ne distruggerebbe l’attrattività sia per le imprese esistenti che per le start up che le per società estere, le quali si guarderebbero bene dall’arrivare da noi.
L’iniziativa però non tocca solo le PMI, e dunque chi ci lavora. Tocca anche il singolo cittadino.
Oggi alla tassazione del reddito da capitale esistono alcune deroghe. L’iniziativa intende annullarle. Il reddito da capitale verrebbe dunque tassato integralmente, dal primo franco. Il piccolo investitore che vende delle azioni ricavando un plusvalore allo stato attuale è esentasse: con l’iniziativa non lo sarebbe più. In aggiunta l’iniziativa, tanto per non farsi mancare niente, pone le basi per l’introduzione di una tassa sugli utili immobiliari anche a livello federale, che si cumulerebbe a quelle cantonali. Altro che mungere i super-ricchi! Per l’ennesima volta, la $inistra parassitaria mira a depredare il ceto medio!
Sostanza già tartassata
Oltretutto, in Svizzera non c’è l’esigenza di una nuova ridistribuzione delle risorse. Le diseguaglianze sociali sono ben inferiori rispetto alla maggioranza dei paesi OCSE. La pressione fiscale che grava il capitale, invece, è già oggi superiore alla media UE. In Svizzera la sostanza è tassata tre volte:
Fiscalità sociale
In Ticino, in particolare, la fiscalità è molto sociale. Oltre un quarto della popolazione non paga imposte. In compenso, il 3% dei contribuenti genera il 40% del gettito. Per quel che riguarda l’imposta federale diretta, il 10% versa l’80%.
Mettere in fuga i grossi contribuenti con una tassazione predatoria come quella bramata dai mungitori gauche-caviar per isteria ideologica non fa aumentare il gettito. Lo fa crollare.
Il 26 settembre, tutti a votare NO all’ennesima boiata ro$$a antisvizzera!