Un primo passo verso le persone singole

Malgrado gli isterismi della $inistra ormai ridotta a partito degli statali, gli sgravi fiscali sono possibili. Anche in Ticino. 
Il nostro Cantone non può sfuggire alla crisi generalizzata. A maggior ragione nell’attuale regime delle frontiere spalancate. Regime fortemente voluto dai partiti storici, $inistra in primis.
In tempo di crisi, non bisogna essere dei Nobel per l’economia per saperlo, occorre pensare al rilancio. E il rilancio passa anche per gli sgravi fiscali, che ne sono un tassello fondante.
Tartassare cittadini ed imprese in periodo di crisi significa andare ad impantanarsi di bel proposito. Una prospettiva che può lasciare indifferenti solo gli statali ed i loro sindacalisti, che tanto hanno impiego e stipendio assicurato.
Se i ticinesi devono sempre più tirare la cinghia e preoccuparsi per il posto di lavoro, a non tirare la cinghia è il Cantone, la cui spesa continua a crescere. E non certo per sostenere i cittadini in difficoltà.
La spesa cantonale cresce a seguito di assunzioni superflue, cresce per mandati agli amici degli amici, cresce per mantenere stranieri in assistenza, cresce a causa di una burocrazia che si autoalimenta e che, per giustificare la propria esistenza, crea sempre nuovi ostacoli al cittadino e alle aziende.
Il Cantone spende 3.4 miliardi di Fr all’anno. Ci si renderà ben conto come, rapportati a 3,4 miliardi di Fr, i 115 milioni degli sgravi leghisti siano poca cosa. 115 milioni su 3400: i conti li può fare chiunque. Venire a raccontare la fandonia che questi 115 milioni di minori entrate temporanee – sottolineiamo: temporanee – a fronte di una spesa annua di 3400 milioni porteranno alla chiusura di scuole, ospedali e case anziani, significa, semplicemente, far ridere i polli.
Certo: è molto più facile e comodo applicare la politica del “tassa e spendi”. Mettere le mani nelle sempre più esauste tasche del contribuente. Ma non è perché una cosa è facile che è anche giusta.
L’iniziativa fiscale della Lega vuole venire incontro a tutti: famiglie e persone singole, come pure le aziende.
Al proposito, è importante sottolineare che l’iniziativa della Lega è il primo gesto che viene fatto, a livello popolare, a favore di una fiscalità più equa per le persone sole, che infatti beneficerebbero di un alleggerimento fiscale di una ventina di milioni.
Le persone singole, le cosiddette aliquote B, non sono quattro gatti. Al contrario, sono la maggioranza dei contribuenti di questo Cantone: circa 120mila contribuenti tassati, contro le 72mila aliquote A dei coniugati (naturalmente un’aliquota A è composta da due persone).
Il clichè del “single in Porsche” va assolutamente sfatato. La maggior parte delle persone sole è ben lungi dall’essere ricca; con l’aggravante che, in caso di difficoltà, il single non può in genere contare su una rete familiare di sostegno.
Le aliquote B risultano tartassate e questo da molti anni; in Ticino ancora di più rispetto alla media svizzera.
L’iniziativa fiscale della Lega, sottoscritta da oltre 11mila cittadini ticinesi, permetterebbe di compiere un primo gesto di equità nei confronti di una categoria – quella dei singles – che è, al contempo, numerosa e dimenticata dalla politica.
Un motivo in più per sostenere gli sgravi fiscali proposti dalla Lega dei Ticinesi, unica forza politica che si preoccupa di lasciare qualche soldo in più nelle tasche della gente.
Lorenzo Quadri