Tra i compiti che credo essenziali per un politico c’é quello di favorire la pratica dello sport.

Nella nostra società lo sport rappresenta un elemento imprescindibile per l’educazione e la formazione dei giovani: di fatto la pratica sportiva sia a livello agonistico che amatoriale produce uno spirito di aggregazione, di unità e argomenti di discussione la cui importanza nella società contemporanea, assume un grande significato.

Impegnarsi in uno sport significa entrare in relazione con l’altro in una dimensione che è basata su valori di lealtà, abnegazione, disciplina e disponibilità verso gli altri.

Non solo, insegna anche a non lasciarsi sopraffare dallo sconforto di fronte ad un insuccesso e a saper resistere alla fatica e alla frustrazione, situazioni che tutti, prima o poi e in diversi ambiti, sperimentano nel corso della loro esistenza.

Lo sport è quindi  una metafora della vita sociale e si può a ragione definire una palestra di vita in quanto la sua pratica concorre in modo importante alla formazione del cittadino.

Dietro al gesto sportivo, nonostante le costruzioni pubblicitarie, scientifiche e tecnologiche, nonostante il perseguimento di nuove tecniche e metodi per abbattere limiti che solo qualche anno fa sembravano impossibili da abbattere, sta ancora l’uomo: non l’”uomo macchina”, ma l’uomo che è un connubio di forza e fragilità.

 Lo sport racchiude in sé questi aspetti, li esprime entrambi nella ricerca del gesto sportivo, del grande risultato ma anche nell’esultanza di ogni praticante sportivo che gioisce per aver fatto oggi meglio di ieri.

Allo sport si legano non solo imprese memorabili ma anche le nostre emozioni e i nostri ricordi.

Infatti le gesta dei grandi atleti, di ieri e di oggi, appartengono immancabilmente alla nostra vita sociale.

È pur vero che le grandi performance mondiali ci avvincono e che lo spettacolo dello sport d’élite appassiona il grande pubblico. Dobbiamo però anche appassionarci nel vedere in Città campi da gioco, piste, piscine strade e sentieri di montagna frequentate da tanti sportivi, da cittadini che praticano sport per trarne piacere e beneficio.

 La Città di Lugano è stata una delle prime città della Svizzera a dotarsi di un Dicastero dello Sport (1981) per favorire il più ampio utilizzo delle infrastrutture sportive da parte della popolazione, per garantire i necessari investimenti e una pianificazione attenta delle infrastrutture sportive.

 

 Il premio attribuito al miglior sportivo ticinese del 2011 è un importante riconoscimento che non solo premia e festeggia l’atleta ticinese che si è maggiormente distinto quest’anno per i brillanti risultati conseguiti e per le sue gesta sportive, ma  vuole anche essere un modo per esprimergli  un sincero grazie da parte di tutta la collettività per il suo impegno, per dimostrargli il nostro sostegno ai suoi sforzi e affermare la nostra gratitudine per i momenti  e le emozioni di cui siamo stati e saremo, grazie a lui, partecipi.

Desidero infine ringraziare tutti gli intervenuti e gli organizzatori che hanno lavorato con passione per la riuscita dell’evento.

 

Lorenzo Quadri