Nuova legge-ciofeca sul CO2 da asfaltare in votazione popolare il prossimo 13 giugno

 Il prossimo 13 giugno saremo chiamati a votare sulla nuova legge sul CO2 voluta dalla partitocrazia. Una legge che viene venduta come un “compromesso svizzero”, ma in realtà si tratta di un conglomerato di normative talebane imposte dalla $inistra ro$$overde. Ed il sedicente centro PLR-PPD, anche questa volta, si accoda servile!

No alla rapina!

E’ manifesto che, con la più grave crisi economica del dopoguerra (cit. governicchio federale) dietro l’angolo, non ci possiamo permettere la pletora di ecotasse ed ecobalzelli che la nuova legge sul CO2 pretende di introdurre.

Troppi cittadini svizzeri – grazie alle politiche chiusuriste fortissimamente volute proprio dai ro$$overdi – perderanno il lavoro, andranno in fallimento e non avranno nemmeno più gli occhi per piangere. Però la partitocrazia vuole rapinare i cittadini con nuove tasse e balzelli che peseranno sui bilanci delle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno! Ma su che pianeta vivono i politicanti del triciclo?

Legge antisociale

La nuova Legge sul CO2 prevede il rincaro della benzina e del diesel di 12 centesimi al litro. I più penalizzati saranno gli abitanti delle regioni periferiche che  hanno  bisogno dell’auto per andare a lavorare. Il rincaro peserà in particolare sul ceto medio e basso: il milionario può benissimo permettersi di pagare la benzina 12 centesimi in più. Il lavoratore povero no! L’auto diventa così un lusso per ricchi. O magari i soldatini della gauche-caviar pensano di andare a dire agli svizzeri che tirano la cinghia di comprarsi la Tesla nuova di zecca e di spegnere il riscaldamento per non pagare i nuovi balzelli?

Aumentare il costo della vita?

Ma questo è solo l’inizio. In effetti, tutta la mobilità diventerà più cara, con la conseguenza scontata che merci e servizi costeranno di più. Avanti, facciamo schizzare verso l’alto i costi della vita con politiche del piffero! Intanto la crisi economica dilaga e gli stipendi scendono. Scendono a causa del dumping salariale provocato dall’invasione da sud voluta proprio dalla stessa partitocrazia, $inistra in primis, che pretende di imporci i nuovi balzelli!

Inquilini mazzuolati

Oltre alla benzina sarà colpito l’olio combustibile. Abbiamo già la tassa sul CO2 più alta al MONDO (96 centesimi al litro). E la partitocrazia la vuole più che raddoppiare, portandola 210. A lasciarci le penne non saranno solo i proprietari di una casetta, ma anche gli inquilini. Perché il maggior costo dell’olio combustibile verrà ribaltato integralmente sugli affitti. Non solo: la legge talebana sul CO2 proibisce i riscaldamenti a nafta e a gas dopo il 2023. Chi dovrà sostituire l’impianto di riscaldamento dopo quella data sarà costretto a ripiegare su altre tecnologie. Il cambiamento comporta, è ovvio, investimenti elevatissimi. Il risultato sarà un vero e proprio salasso per i proprietari di una casetta. E anche per gli inquilini.

E poi i $inistrati hanno ancora il coraggio di riempirsi la bocca con la “pigione moderata”? Di pontificare saccenti sui “costi dell’alloggio”? Quando sono proprio loro a voler aumentare artificialmente gli affitti per correre dietro ai fankazzisti che scioperano per il clima?

E con quale faccia di tolla l’ASI, associazione svizzera inquilini, colonizzata da politicanti $ocialisti, afferma di difendere gli interessi degli inquilini, quando nella realtà li vuole depredare nel nome dell’isterismo climatico?

Biglietti arei

Tanto per non farsi mancare niente, anche i biglietti aerei verranno tartassati, con un balzello che potrà arrivare fino a 120 Fr al biglietto. Logica conseguenza: gli svizzeri andranno a prendere l’aereo all’estero.

Non solo: la Confederella come piazza economica è cara. Lo sanno anche i paracarri. Aumentare i costi della mobilità e del riscaldamento non farà che nuocere alla tanto decantata “attrattività” del nostro paese per chi fa impresa. Col risultato che aziende presenti in Svizzera si sposteranno all’estero, e non ne arriveranno di nuove. Quindi perderemo ulteriori posti di lavoro. Come se non bastasse già lo stramaledetto virus cinese a creare disoccupazione!

Sacrifici inutili

Oltretutto, i sacrifici pretesi sono completamente inutili. La Svizzera produce meno dell’uno per mille del CO2 mondiale. Se anche smettesse completamente di emetterne dall’oggi al domani, il pianeta non se ne accorgerebbe neppure!

Inoltre, il popolo elvetico è già virtuoso in termini ecologici, avendo ridotto negli ultimi 10 anni le emissioni procapite di CO2 di ben il 24%. E  già adesso abbiamo una delle legislazioni a tutela dell’ambiente più severe al mondo. Però gli ecoisterici e la disastrosa direttrice del DATEC kompagna Simonetta Sommaruga  strillano che senza i nuovi scellerati ecobalzelli la Svizzera “non farebbe nulla per il clima”! Ma andate a Baggio a suonare l’organo!

Solo l’inizio

Senza dimenticare che la legge talebana è solo l’inizio. Se per disgrazia il popolo la dovesse approvare, gli inasprimenti – ovvero le RAPINE ed i DIVIETI – si moltiplicherebbero a ritmo spedito. E’ ormai chiaro a tutti che ogni nuova tassa o balzello, una volta introdotto, è “destinato” ad aumentare.

Il 13 giugno, tutti a votare NO ad un salasso che non ci possiamo permettere! A maggior ragione con la crisi economica che sta per travolgerci!

NO alle rapine imposte da politicanti che corrono dietro alla cosiddetta “onda verde”  solo per paura di perdere la cadrega!

Lorenzo Quadri