Magdi Allam dopo la strage di Manchester: “bisogna mettere fuori legge l’Islam”

 

Nuova strage commessa da un terrorista islamico – sottolineare: islamico.  Questa volta a Manchester, ad un concerto frequentato da adolescenti. Bilancio: 22 morti, tra cui vari ragazzini, e svariate decine di feriti, anche gravi.

A seguito dell’ennesimo massacro firmato Isis, il giornalista e scrittore Magdi Allam (ex musulmano convertito al cristianesimo) ha avanzato la sua proposta, che qualcuno si è affrettato a definire “shock”: mettere fuori legge l’islam, che sta alla radice di tutti gli attentati, in quanto non integrabile.  E che l’islam non sia integrabile l’ha detto a chiare lettere anche il prof Giovanni Sartori, ossia uno dei massimi esperti internazionali di scienze politiche, recentemente scomparso.

Il titolo

Dalle nostre parti, una proposta del genere avrebbe già fatto starnazzare al razzismo e allo scandalo. Magari con tanto di richiesta di interventi del ministero pubblico ad opera di qualche isterico esponente della gauche-caviar.

Basti pensare che i kompagni del “devono entrare tutti”, l’Islam vorrebbero addirittura renderlo religione ufficiale. Malgrado con la Svizzera non c’entri un tubo. E, visto che al peggio non c’è mai limite, dirigenti dell’esercito starebbero valutando l’introduzione della figura dell’imam militare, da affiancare ai cappellani. C’è dunque davvero da chiedersi dove vogliamo andare a parare.

L’Islam ha dichiarato guerra all’Occidente ed i tapini del multikulti non solo vogliono spalancargli le porte, ma mirano addirittura ad istituzionalizzarlo. Perfino nell’esercito.  Da sottoscrivere in pieno il titolo che il quotidiano italiano Il Giornale ha dedicato alla strage di Manchester: “ci uccidono i figli. E’ guerra, ma l’Europa pensa all’accoglienza”.

Neanche le misure elementari

Magdi Allam, che l’islam lo conosce bene, propone di vietarlo.  Dalle nostre parti, invece, i calatori di braghe compulsivi di palazzo federale non sono nemmeno stati capaci di decidere, senza se né ma, di vietare le associazioni islamiche pericolose. Ad esempio quella denominata “La vera religione”, che è stata messa fuori legge in Germania. Il Consiglio federale – segnatamente la ministra del “devono entrare tutti” Simonetta Sommaruga – era contrario addirittura al ritiro del passaporto svizzero ai jihadisti. Sì, perché parecchi di questi criminali sono pure diventati cittadini elvetici. Ma come: le naturalizzazioni facili di stranieri non integrati non erano tutta una balla della Lega populista e razzista?

Il tema del ritiro del passaporto ai seguaci dell’Isis  è destinato a diventare sempre più attuale a seguito delle naturalizzazioni (quasi) automatiche dei cosiddetti stranieri di terza generazione. E’ infatti proprio tra costoro, come sanno bene i paesi a noi vicini, che dilaga l’estremismo islamico.

Il CCIS

Tra le associazioni musulmane da vietare presenti sul nostro territorio c’è pure il sedicente consiglio centrale islamico svizzero (CCIS), organizzazione salafita finanziata con soldi in arrivo dai paesi del Golfo. I referenti del CCIS sono i due zuzzurelloni Nicolas Blancho e Qaasim Illy (marito di quella che viene in Ticino con lo straccio nero in faccia a fare le sceneggiate contro la legge sul burqa). Il CCIS, nel caso qualcuno se lo fosse dimenticato, era quello che voleva organizzare a Zurigo il raduno degli estremisti islamici.

Inutile dire che il CCIS non solo non è vietato, ma al contrario: un consigliere nazionale dell’Udc vallesana è stato processato con l’accusa di discriminazione razziale dopo essere stato denunciato proprio da foffa del genere.

Tanto per gradire, il governo ed il parlamento federali sono addirittura riusciti a respingere le mozioni che chiedevano di vietare i finanziamenti stranieri alle associazioni islamiche e di obbligare queste ultime a fare trasparenza sulle loro entrate.

Pericolo asilo

Altra questione: l’attentatore di Manchester è figlio di un ex asilante. Dimostrazione, non che ci volesse una scienza per accorgersene, che i migranti economici sono un problema per la sicurezza  oltre che per le finanze pubbliche. Al proposito è bene ricordare che non solo gli Stati Uniti hanno decretato lo stop all’immigrazione da sette stati islamici, ma governi di Paesi UE del blocco Visegrad hanno detto senza tanti di giri di parole di non volere la formazione, sul loro territorio, di forti comunità musulmane. Anche per questo rifiutano di aderire ai piani di distribuzione dei migranti economici stabiliti dai balivi di Bruxelles. Ed in prima linea dall’Anghela Merkel la quale, dopo aver provocato l’invasione dell’Europa con le sue scellerate dichiarazioni, vuole scaricarne le conseguenze sugli altri Paesi (e sulla loro popolazione).

Promesse di aiuto

Inutile dire che, incurante del rischio estremismo islamico, la ministra elvetica del “devono entrare tutti” continua invece ad andare in giro per il meridione europeo promettendo l’aiuto  della Svizzera nella gestione del caos asilo. Aiuto già promesso e ribadito  all’Italia. E nei giorni scorsi Sommaruga ha fatto lo stesso con la Grecia. Naturalmente tutto avviene senza alcun obbligo. A titolo volontario. Per “dare l’esempio”. E sempre a titolo volontario la Confederazione – più concretamente il ministro degli esteri  PLR Burkhaltèèèèr – finanzia  con i nostri soldi l’ONG Moas che va incontro ai barconi in partenza dalla Libia, carica a bordo i clandestini e li trasporta nei porti italiani.

Domanda da un milione: quanti jihadisti ci sono tra i finti rifugiati con lo smartphone?

E visto che “fare entrare tutti” ancora non basta, li si fa anche restare, grazie alle sentenze buoniste-coglioniste del Tribunale federale che sventano le espulsioni decise dalle istanze giudiziarie precedenti.

Moriremo garantisti

Dopo la strage di Manchester, Magdi Allam propone di vietare l’Islam. Dalle nostre parti, invece, lo si vuole far diventare religione ufficiale. E nemmeno si ha il coraggio di prendere delle misure degne di questo nome per combattere la Jihad. Al contrario: sembra che si voglia rendere la Svizzera sempre più attrattiva per i miliziani dell’Isis.

Il garantismo ad oltranza prevale. Salteremo in aria con la soddisfazione di essere stati “garantisti” fino alla fine! Per riprendere il Giornale: uccidono i nostri i figli e noi blateriamo di accoglienza, di multikulti, di aperture.

Lorenzo Quadri