La legislatura è giunta ormai al capolinea. Sono passati cinque anni da quando, da neo-eletto in Municipio di Lugano, dopo un paio di sedute burrascose, mi vennero assegnati due dicasteri. Uno dei quali sono gli Istituti sociali comunali.
Un dicastero importante, anche numericamente, con un budget annuale di oltre 50 milioni di Fr. Ma soprattutto un dicastero che si occupa di persone che, in un modo o nell’altro, necessitano di un sostegno da parte dell’ente pubblico. Un sostegno che può essere di vario tipo: residenziale, finanziario, di accoglienza,…
In questi cinque anni, molti progetti sono stati realizzati. Tendendo sempre presente un duplice obiettivo, solo in apparenza contraddittorio: migliorare i servizi al cittadino e ottimizzare i costi di gestione.
Penso ad esempio, per quel che riguarda le strutture residenziali, all’apertura del nuovo reparto Alzheimer a Gemmo, alla ristrutturazione di Casa Serena, alla realizzazione, sempre a Casa Serena, del nuovo reparto  di emodialisi, ai lavori di manutenzione alla Residenza alla Meridiana, ai lavori di preparazione per la nuova Casa anziani e Centro polifunzionale di Pregassona (un’opera di quasi 48 milioni di Fr), all’apertura del nuovo nido di Viganello. Ma anche al potenziamento del servizio ammissioni, all’introduzione della cartella sanitaria informatizzata, alla sottoscrizione di convenzioni con le case anziani Villa Santa Maria di Savosa e con la Clinica al Parco di Lugano, al potenziamento dei posti d’accoglienza presso gli asili nido con l’apertura del nido a metĂ  tempo di Viganello, alla creazione di un “centro di competenza” per il finger food, alle importanti misure messe in atto per favorire la salute dei collaboratori, all’ottimizzazione dei flussi amministrativi, al recente acquisto di un robot per la gestione dei farmaci.
In cantiere ci sono poi progetti importanti come la realizzazione di un reparto cure palliative a Casa Serena, la creazione di appartamenti adattati per gli anziani, mentre sono in corso trattative con il Comune di Canobbio e il DSS finalizzate alla realizzazione, a Canobbio, di una casa anziani destinata all’accoglienza di ospiti dei due Comuni.
Per quel che riguarda i servizi sociali, un importante lavoro è stato fatto con la revisione del Regolamento sociale comunale, strumento all’avanguardia che permette di sostenere in modo mirato e flessibile i luganesi in difficoltà economica. Alla base della revisione, lo studio sulla situazione socioeconomica dei cittadini di Lugano (meglio noto come “studio sulla povertà”) del 2009, aggiornato a fine 2012, da cui sono emerse delle indicazioni che hanno permesso di orientare concretamente la politica sociale della città.
Da un anno è operativa la nuova Area di intervento e di promozione sociale che si occupa, tra l’altro, di ideare e di gestire indagini e progetti per rendere la nostra città sempre più vicina ai multiformi bisogni dei suoi abitanti di ogni età. Penso al già citato aggiornamento dello studio sulla povertà o all’indagine “Lugano città amica degli anziani” di cui verranno a breve presentati i risultati.
Lo scorso anno Lugano si è segnalata per il pronto sostegno a quei suoi abitanti anziani o invalidi a beneficio della prestazione complementare che, a seguito di intempestive misure di risparmio cantonale, si sono trovati confrontati con una improvvisa e spesso drastica decurtazione della copertura dei premi di cassa malati.
Molti sforzi sono stati e sono tuttora profusi nel sostenere quei cittadini che non riescono a far fronte al pagamento dei premi dell’assicurazione malattia.
Altri progetti stanno prendendo forma o sono oggetto di approfondimento. Le idee certo non mancano.
Ringrazio tutti i collaboratori degli ISC per il lavoro svolto in questi anni. Tra pochi giorni saranno le urne a decidere se sarĂ  possibile proseguire il cammino insieme. Io, naturalmente, lo spero!
Lorenzo Quadri
Capodicastero Istituti sociali comunali
CittĂ  di Lugano