Molti i progetti in cantiere, da quelli edili a quelli organizzativi. Ed il futuro…

Il LIS, Ente autonomo Lugano Istituti sociali, dal primo gennaio 2020 è operativo a tutti gli effetti. Esso raggruppa le strutture residenziali della città che prima rientravano sotto il Dicastero formazione, sostegno e socialità: ovvero le 6 case per anziani e le strutture per minorenni (il centro educativo minorile Casa Primavera ed i quattro asili nido). Con una conferenza stampa nei giorni scorsi si è voluto stilare un primo bilancio.

“L’ente autonomo – spiega il presidente Lorenzo Quadri è stato voluto per dare a questo settore una veste amministrativa più consona ai suoi compiti, che permettesse maggiore flessibilità ed agilità nelle collaborazioni sul territorio. L’Ente mira a migliorare l’efficienza. Non certo a risparmiare a scapito degli ospiti delle strutture o del personale. Anzi, l’obiettivo è quello di fornire servizi sempre migliori”.

Come è andato l’inizio dell’Ente?

Direi sicuramente bene anche se, è chiaro, alcune cose sono ancora da affinare. Intanto i progetti in cantiere non mancano.

Quali sono i più importanti?

La nuova casa anziani di Pregassona oramai è a tetto (la costruzione grezza) e dovrebbe aprire i battenti ad attorno alla metà dell’anno prossimo. Avrà 114 posti per anziani, un reparto Alzheimer con giardino dedicato, un centro diurno e  notturno per Alzheimer, un asilo nido, ed inoltre ospiterà la direzione generale dell’Ente LIS che lascerà la storica sede di Casa Serena. Questa struttura viene denominata “centro polifunzionale” perché vi verranno offerti servizi importanti anche per le famiglie: il centro diurno e notturno permetterà di sostenere i familiari curanti che si occupano di anziani affetti da demenza senile. La casa sarà anche un importante datore di lavoro e sarà dotata di un parco pubblico. L’investimento complessivo previsto è di circa 47 milioni. Poi c’è la nuova casa anziani a Canobbio, che verrà realizzata in collaborazione con il Comune di Canobbio e sarà gestita dal LIS. Qui ci saranno 85 posti. L’investimento complessivo è di circa 28 milioni. La domanda di costruzione è stata approvata nelle scorse settimane. Il cantiere dovrebbe iniziare in primavera e la casa potrebbe aprire nel 2023. Con queste nuove strutture in funzione, il fabbisogno di posti letto per anziani nella regione sarà coperto per parecchi anni.

Si è sentito parlare anche della dismissione della Residenza al Castagneto.

Si tratta di una casa anziani situata in una posizione molto bella, con una vista spettacolare, ma che purtroppo strutturalmente mostra i propri limiti. Gli spazi-giorno sono piccoli, il giardino scosceso e quindi di fatto non utilizzabile per gli anziani, mancano posteggi e trasporti pubblici, le camere sono molto disuguali una dall’altra, eccetera. Insomma, la casa non è più in linea con le aspettative cui deve oggi rispondere un istituto per anziani; d’altra parte, è un ex albergo. Inoltre ha solo 44 posti, quindi la sua gestione risulta ineconomica. Adesso il Castagneto necessiterebbe di investimenti importanti. Effettuarli significherebbe però spendere milioni per poi ritrovarsi sempre con la stessa struttura, con i citati limiti. Quindi si è preferito orientarsi verso la costruzione di qualcosa di nuovo.

Cosa in concreto?

Il disegno è quello di ampliare la residenza alla Meridiana di Viganello, aggiungendovi una nuova ala con 54 posti. Questa casa è già predisposta per un ingrandimento.

E cosa accadrà con il Castagneto?

Lo stabile, vista la posizione in cui si trova, è interessante per il mercato immobiliare. Andrebbe dunque messo in vendita. Con il ricavato si può finanziare l’ampliamento della Meridiana.

Alla Meridiana sono però previste anche altre novità.

Nell’ultima seduta, il Consiglio comunale ha approvato la cessione in diritto di superficie della Villa Bolla Rava, adiacente alla Meridiana, all’associazione SCUDO (servizio di cure a domicilio del luganese). La villa, che necessita di importanti restauri (attualmente è agibile solo il piano terra) ne diventerà la nuova sede amministrativa. Ciò permetterà anche di valorizzare l’immobile. In questo modo la Meridiana e Scudo si troveranno ad essere su uno stesso sedime. E la prossimità non sarà solo logistica.  

Cioè?

Da settembre, l’ente LIS ha assunto tramite mandato la direzione amministrativa di Scudo. L’obiettivo è giungere ad una sempre maggiore integrazione tra i servizi che si occupano di anziani a domicilio (Scudo) e le case per anziani. Sia la strategia della Confederazione che la pianificazione cantonale 2030 del settore degli anziani vanno proprio in questa direzione. Oltregottardo esistono esempi di centri che gestiscono, sotto uno stesso tetto, case anziani, cure a domicilio ed anche altri servizi ai cittadini. La collaborazione tra Scudo e LIS, approvata dal DSS, costituisce un primo passo concreto in tale direzione. D’altronde, il futuro è questo.

Gli ospiti sono soddisfatti delle case anziani della città?

Il grado di soddisfazione di personale, utenti e familiari viene misurato periodicamente dalla SUPSI. Il risultato è molto incoraggiante per le strutture del LIS, che vengono valutate tra il buono ed il molto buono. Questo è anche uno dei motivi per cui abbiamo voluto indire una conferenza stampa. Delle case anziani in generale si parla pubblicamente solo quando succede qualcosa che non dovrebbe accadere. Ma ben poco si dice di quanto di positivo viene fatto, ed è molto. Ed è  un peccato – anche e soprattutto per chi ci lavora – che un settore così importante ottenga attenzione mediatica solo in negativo.

MDD

 

Alcune cifre

 

Collaboratori                             510 unità

Supplenti                                    20 unità

Stage e praticanti                     58 collaboratori

Apprendisti                                65 collaboratori

Attività di utilità pubblica       20 collaboratori

 

 

 

Commesse (esclusi medicamenti): ca 8.8 milioni all’anno

97% a ditte con sede in Ticino

78% a ditte del Luganese

70% a ditte di Lugano