Mobilità a senso unico! Quando cominceremo a controllare i confini per fermare il virus?

Ci risiamo! Il Belpaese, per contrastare la diffusione dello stramaledetto virus cinese, oltre ad introdurre coprifuochi torna a limitare la mobilità tra le regioni. Il provvedimento del premier non eletto “Giuseppi” Conte (quello che riapre i porti all’immigrazione clandestina di islamisti) riguarda anche i transiti con la Svizzera. Ed ovviamente, proprio come in marzo, li riguarda a senso unico. Nel senso che gli svizzerotti non potranno andare nella vicina Repubblica mentre gli italici, ed in particolare i frontalieri, potranno continuare tranquillamente ad INVADERCI!

Come se non bastasse, grazie alla devastante libera circolazione delle persone voluta dal triciclo PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi), il numero di frontalieri in Ticino continua ad aumentare: ha ormai sforato quota 70mila, mentre i posti di lavoro diminuiscono.

Sono davvero così gnucchi?

Quindi, proprio come in marzo, i frontalieri potranno in ogni caso entrare liberamente in Svizzera. Anche ed in particolare dalle aree più colpite, vedi quella di Varese e di Milano.

Ma i  camerieri dell’UE della partitocrazia sono davvero così gnucchi da non capire che la pandemia da virus cinese è la conseguenza diretta della globalizzazione e della devastante libera circolazione delle persone? Troppa gente che si sposta, e questo è il risultato! Se Romandia e Ticino sono le regioni più impestate del paese, evidentemente la colpa è del continuo va e vieni di frontalieri e padroncini!

I paesi asiatici nella prima ondata hanno chiuso i confini e poi li hanno tenuti chiusi. E adesso sono messi molto meglio degli altri! Da noi invece i soldatini della casta, non appena i contagi primaverili hanno cominciato a ridursi, si sono messi a strillare alla libera circolazione da ripristinare ed ai valichi da riaprire! Frontiere spalancate über Alles!

Grazie, triciclo!

Ve li diamo noi i confini italiani (de facto) chiusi mentre i 70mila frontalieri entrano liberamente da noi, virus o non virus! Se uno svizzero si reca in una zona a rischio al ritorno deve fare la quarantena. Il frontaliere no!

Un’aberrazione che però corrisponde a quanto hanno votato quest’estate alle Camere federali i soldatini del triciclo, compresi gli esponenti di ticinesi! Lorsignori hanno avuto la bella idea di inserire nella legge covid una disposizione che prevede che i frontalieri devono entrare tutti,  senza quarantene! Perché i permessi G, starnazzavano i politicanti, sarebbero “indispensabili alla Svizzera ed al nostro sistema sanitario”! Certo, come no! Su 70’000mila frontalieri presenti in Ticino, quelli attivi nel settore sanitario sono 4000:  quindi una piccola minoranza. Quelli attivi nel terziario – dove non rispondono ad alcuna necessità economica e semplicemente sostituiscono i ticinesi – per contro, sono oltre 40mila! E’ quindi evidente che questi 40mila possono essere fermati tutti ai confini. Il che limiterebbe molto la circolazione del virus.

La casta dei garantiti

Di conseguenza, che nessun politicante spalancatore di frontiere si sogni di venire a blaterare di lockdown, cioè di SERRATA in italiano! Stesso discorso per burocrati e virologi diventati drammaticamente dipendenti da apparizioni mediatiche!

Perché l’unico lockdown da fare era quello della devastante libera circolazione delle persone!

Nel caso qualcuno non l’avesse ancora capito, a volere la SERRATA è la casta dei garantiti: quelli con il posto di lavoro ed il lauto stipendio assicurato a vita con i soldi del contribuente! Questo vale per i burocrati, per i cosiddetti specialisti (che hanno ormai raccontato tutto ed il contrario di tutto), per i professorini, per i giornalai ro$$i dell’emittente di regime ed ovviamente per i $indakalisti con l’ego a mongolfiera!

Virus spagnolo

Del resto, che il problema siano le frontiere spalancate lo dimostra uno studio realizzato da ricercatori spagnoli e basilesi. Dall’indagine emerge che la variante di coronavirus che la fa da padrona nella seconda ondata è di origine spagnola. Quindi la dinamica è chiara. La casta si è affrettata a riaprire i confini, e la Spagna è una destinazione turistica gettonata. Per i vacanzieri l’estate è trascorsa all’insegna della “curt bandida” ed il  virus ha ricominciato a diffondersi.

Ma la seconda ondata, come detto un’infinità di volte, non potrà portare ad un secondo lockdown. Una simile misura, oltre a non risolvere nulla (dopo il confinamento primaverile, pagato a carissimo prezzo,  ci ritroviamo ai piedi della scala) distruggerebbe il Paese provocando fallimenti, povertà, malattie mentali, invalidità e suicidi. Farebbe più danni il secondo lockdown di un virus da cui oltre il 95% dei contagiati guarisce perfettamente!

Lorenzo Quadri