Il liblab voleva riaprire già domani tutti i negozi e, ovviamente, tutte le frontiere
Il grande statista PLR (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis ne ha fatta un’altra delle sue. E questa volta si è beccato un cazziatone di prima grandezza perfino dal politikamente korrettissimo, mainstream e radikalchic TagesAnzeiger. Il che è tutto dire.
Dopo aver dichiarato che lui mai dirà “Switzerland first”, dopo essersi bullato di aver chiesto lui al suo collega e connazionale Giggino di Maio di lasciar transitare i frontalieri diretti in Ticino, cosa ha dunque combinato il ministro degli esteri italo-svizzero?
Ha tentato di far passare in Consiglio federale il diktat delle lobby della grande economia: quelle che svendono la Svizzera alla fallita UE per ingrassarsi le già rigonfie saccocce. Le lobby volevano che già domani, lunedì 27 aprile, in tutta la Svizzera si aprissero tutti i negozi e mercati.
Ciò è vistosamente contrario al piano di ri-aperture stabilito di recente dal consiglio federale, con anche il voto del grande statista Cassis. Costui evidentemente ha in seguito ricevuto dagli amici imprenditori PLR uno di quei “consigli che non si possono rifiutare” ben conosciuti nel meridione della patria dell’Ignazio (l’Italia).
Era pure medico cantonale…
Tanto per chiarire: il Mattino è favorevole alle riaperture. Però graduali, in quei settori dove è possibile lavorare in sicurezza, e soprattutto con personale residente: le frontiere devono rimanere chiuse. Invece il buon KrankenCassis voleva aprire tutti i negozi indistintamente in anticipo, ed ovviamente spalancando le frontiere. (Le frontiere spalancate sono scelleratamente richieste anche dai soldatini del triciclo della Commissione di politica estera del Consiglio nazionale). Ed il bello è che Cassis è stato pure medico cantonale… pori nümm! Chissà cosa ne pensa il suo successore Merlani di una simile iniziativa?
Grazie ex partitone per regalare al Paese questi grandi statisti!
Soldatino delle lobby
Il tentativo di golpe del PLR Cassis si è risolto in un FLOP clamoroso. La sua proposta è stata ASFALTATA per 6 a 1. Nemmeno la collega di partito Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) l’ha seguito.
Il TagesAnzeiger (come detto: radikalchic e politikamente korrettissimo) ha dedicato alla vicenda un commento al vetriolo. Il ministro degli esteri doppiopassaporto viene di fatto definito un cameriere delle lobby economiche. La sua iniziativa, scrive sempre il “Tagi” (mica il Mattino populista e razzista), ha affossato non solo la credibilità di Cassis, ma quella di tutto il Consiglio federale. S’insinua il sospetto (chiamalo “sospetto”, ndr) che l’esecutivo nazionale si possa piegare ad interessi particolari e lobbistici (oooh, che scoperta! Scendere dal pero, PF).
Come volevasi dimostrare…
L’accaduto è illuminante. Anche quando promuove lo sconcio accordo quadro istituzionale, che ci ridurrebbe ad una colonia dell’UE (quello che il PLR definisce “l’accordo della ragione, da firmare subito”) Cassis mica difende gli interessi della Svizzera. Difende gli interessi dei manager stranieri delle grandi aziende. Quelli che vogliono svendere il Paese all’UE e che vogliono pure rottamare i diritti popolari, poiché in questo scellerato processo di svendita della Svizzera rappresentano un ostacolo: il popolazzo becero spesso e volentieri si ostina a votare sbagliato, ovvero contro l’asservimento ai balivi di Bruxelles. E questo malgrado il lavaggio del cervello ad opera della stampa di regime, in particolare di quella di sedicente “servizio pubblico”.
Lorenzo Quadri