Da inizio anno obbligo di circolare con i fari accesi anche in pieno giorno
Siamo poi curiosi di vedere se e come frontalieri e padroncini verranno sanzionati
Dall’inizio dell’anno, è in vigore per gli automobilisti l’obbligo ridicolo di circolare con i fari accesi anche in pieno giorno.
Tale obbligo è frutto dell’ennesima imposizione insensata in arrivo da Berna. E’ evidente che i fari accesi sotto il sole a picco non servono ad un tubo, e non aumentano la visibilità dei veicoli. Saremmo curiosi di sapere quanti incidenti in pieno giorno, secondo gli scienziati bernesi, sarebbero stati causati da insufficiente visibilità di una vettura e sarebbero quindi stati evitati se il veicolo in questione avesse circolato con i fari accesi. Non c’è bisogno di una laurea in astrofisica per indovinare che la risposta è: zero.
Oltretutto accendere i fari di giorno comporta un evidente spreco energetico; in barba al risparmio e all’ecologia. Le prese in giro continuano: prima si insegna la “guida ecologica”, poi si obbliga a circolare con i fari accesi in pieno giorno.
E’ chiaro anche a quello che mena il gesso che il nuovo obbligo – oltre a rafforzare lo spiacevole luogo comune del “ciò che non è proibito è obbligatorio” – altro non è che un pretesto per sanzionare l’automobilista, sempre più criminalizzato e tartassato.
Sempre lo stesso obiettivo
L’obiettivo è sempre il solito: ostacolare con ogni mezzo l’utilizzo dell’automobile, generando nel conducente ridicoli sensi di colpa a suon di panzane ideologiche politikamente korrette.
L’automobilista, vizioso per definizione, va bastonato sempre, comunque, e con ogni pretesto. Compreso il più inverosimile. Ad esempio i fari spenti sotto il solleone. Le regole persecutorie imposte dal programma ideologico “via sicura” – sciaguratamente accettato dalle Camere federali ed in vigore ormai da oltre un anno – forniscono una dimostrazione lampante di tale mentalità. Basti pensare che la sanzione che si rischia per un eccesso di velocità senza alcuna conseguenza pratica è più o meno la stessa cui va incontro l’autore di una rapina a mano armata. Una situazione che ben dimostra la stridente ipocrisia dell’ideologia politikamente korretta: scandaloso buonismo nei confronti dei criminali, caccia alle streghe per il cittadino al volante.
Reati inventati dal nulla
I fari sempre accesi ben si iscrivono in questo andazzo. Sotto il falso pretesto di una presunta “sicurezza stradale” – un mantra, questo, in grado di sdoganare di tutto e di più – ci si inventa un nuovo argomento per sanzionare l’automobilista. E, ovviamente, per incassare le contravvenzioni. Criminalizzare per poi mungere: il disegno è sempre lo stesso. Sicché quello che fino al giorno prima era normale ed ovvio viene trasformato, senza alcun motivo plausibile, in un reato.
Fino a pochi anni fa, chi circolava con i fari accesi di giorno, veniva invitato a spegnerli (ad esempio a suon di “bilux”) come è logico che sia. Dal 2014, ancora una volta, l’ideologia soppianta la logica. Quale sarà il prossimo obbligo? Magari quello di circolare con il clacson sempre in funzione per farsi notare di più?
Attendiamo le multe
E non ci si venga a raccontare la fregnaccia delle auto moderne che accendono i fari contemporaneamente al motore. Mica tutti hanno vetture dell’ultimo modello. Chi non le ha è dunque più a rischio di incorrere nella nuova, ridicola infrazione. Quindi ancora una volta si va a penalizzare i meno abbienti: quelli che non si possono permettere le macchine ultimo modello. Ma anche chi non ritiene di cambiare la vettura di cui è soddisfatto per venire incontro all’ennesima fetecchia federale.
Eppure, il voto dello scorso novembre contro la vignetta a 100 Fr dovrebbe pur aver insegnato qualcosa anche ai più duri di comprendonio. Il messaggio lanciato dai cittadini-automobilisti è chiaro: siamo stufi di venire munti. Al momento di votare sull’iniziativa popolare “della mucca da mungere” si arriverà, dunque, ad un’altra resa dei conti.
Intanto siamo proprio curiosi di vedere quanti automobilisti verranno multati per fari spenti sotto il sole estivo. Ci aspettiamo quanto meno che nei confronti dei frontalieri e dei padroncini venga attuata la tolleranza zero.
Lorenzo Quadri