Avanti con l’abuso della scuola per promuovere le politiche della Sinistra!
Il Dipartimento targato P$ l’ha fatta (di nuovo) fuori dal vaso. Non è la prima volta che l’agenda scolastica cantonale viene sfruttata per indottrinare gli scolari con le ideologie che piacciono ad una $inistra sempre più brutta copia del PD italico.
Questa volta però il DECS ha esagerato, pretendendo di propinare propaganda “genderfluid” perfino ai bambini di V elementare, che hanno 10 anni.
La bella trovata del DECS mette in difficoltà in prima linea la scuola, che, nell’imminenza della riapertura – quindi in un momento impegnativo e convulso – si è trovata a dover perdere tempo ed energie a causa dell’agenda.
La Lega ha chiesto ai propri municipali di sollevare il tema nei rispettivi Esecutivi, affinché l’agenda non venisse consegnata agli allievi delle scuole comunali. Vari municipi, tra cui quello di Lugano, ne hanno bloccato la distribuzione.
Come da copione, i $inistrati hanno sbroccato. Costoro si arrogano, senza averne alcun titolo, il diritto di stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato, e chi osa dissentire viene infamato come troglodita e fascista.
L’ira ro$$overde è comprensibile. L’agenda era il primo passo sulla via della somministrazione agli scolari delle corbellerie care ai kompagni, che fanno però a pugni con la biologia (quest’ultima, per fortuna, non si piega alle derive della politichetta mainstream). Ad esempio che esiste un “terzo sesso”; che il genere non è un dato biologico, bensì un’opinione che si può cambiare come si cambia la camicia; eccetera eccetera.
In generale, $inistra insiste nell’abusare della scuola pubblica per inculcare nei più giovani le proprie “visioni politiche”. L’agenda è l’ultimo esempio. E’ ora che il DECS cambi colore.
Lorenzo Quadri
A pagina 2