Protezione della privacy finanziaria: ecco perché il CF non ne vuole sentir parlare
Come volevasi dimostrare, il Consiglio federale è contrario non solo all’iniziativa “Sì alla protezione della sfera privata”, ma anche al controprogetto.
L’iniziativa in questione serve a tutelare il segreto bancario degli svizzeri. Che, non ci vuole una grande fantasia per immaginarlo, finirà presto nel mirino dei camerieri bernesi dell’UE. E’ solo questione di tempo. Già l’ex ministra del 5% Widmer Schlumpf aveva tentato di abolirlo, dopo aver dichiarato che non era in discussione. Lei non ce l’ha fatta, ma prima o poi…
Già protetta?
Infatti l’argomentazione del Consiglio federale contro iniziativa e controprogetto pro sfera privata è la seguente: la privacy finanziaria dei cittadini è già sufficientemente protetta. Questa storiella ci pare di averla già sentita. Ed in effetti, ce l’hanno già raccontata quando si trattava di inserire il segreto bancario in generale nella Costituzione. Si è visto come è andata a finire. Pensare di prendere la gente per i fondelli per due volte di fila con la stessa panzana è forse pretendere un po’ troppo.
A titolo preventivo
La posizione del Consiglio federale contraria ad ogni rafforzamento del segreto bancario va letta come calata di braghe preventiva davanti ai funzionarietti dell’UE. Gli Stati membri, quei funzionarietti li prendono a pernacchie; i lacchè bernesi, invece…
Come stiano le cose, il Consiglio federale lo mette nero su bianco: l’iniziativa, come pure il controprogetto, potrebbero causare problemi a livello internazionale. Questo si legge nella presa di posizione governativa e questo è l’obiettivo dei camerieri dell’UE: nulla deve ostacolare la calata di braghe! Altro che “segreto bancario già sufficientemente protetto”! Risultato: per l’ennesima volta il CF si schiera a sostegno dello smantellamento del rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, che è una delle specificità fondanti della Svizzera. Ma chissenefrega: l’importante è adeguarsi a modelli eurofalliti.
Per il vicolo cieco…
L’aspetto scandaloso di tutta la vicenda è che al danno si aggiunge la beffa. Infatti il Consiglio federale il controprogetto alla scandalosa iniziativa del vicolo cieco, quella lanciata per annullare il maledetto voto del 9 febbraio, lo vuole eccome. Malgrado un’iniziativa del genere, oltraggiosa nei confronti della democrazia, meriti solo di venire rimandata al mittente con annesso un cazziatone.
Il fatto dunque che per l’iniziativa del vicolo cieco si presentino controprogetti mentre per la tutela della sfera privata finanziaria non se ne voglia nemmeno sentire parlare, rende evidente che il Consiglio federale racconta frottole. Non è vero che il segreto bancario dei cittadini svizzeri è sufficientemente tutelato. Non lo è, perché il Consiglio federale mira alla sua abolizione, per calare le braghe davanti all’UE. Ecco perché, quando si andrà alle urne, bisognerà votare SI all’iniziativa “per la sfera privata”.
Lorenzo Quadri