Valichi secondari: finalmente una bella misura unilaterale! Padroni in casa nostra

 

Beh era ora che qualcosa finalmente si muovesse. Ad oltre due anni e mezzo dall’approvazione da parte del Parlamento federale della mozione della consigliera nazionale leghista Roberta Pantani sulla chiusura notturna dei valichi secondari con il Belpaese arriva (finalmente) la “lieta novella”. A partire dal primo aprile per sei mesi verranno chiusi “in prova” tre valichi: si tratta, come noto, di quelli di Novazzano-Marcetto, di Pedrinate e di Ponte Cremenaga, che non saranno agibili tra le 23 e le 5 di mattina.

Più sicurezza

In questo modo aumenterà, almeno di un po’, la sicurezza dei cittadini che vivono nelle prossimità di queste dogane, che oggi sono incontrollate giorno e notte. Questa prima misura non si risolverà  forse tutti i problemi di sicurezza della regione; ma è anche ora di piantarla di affossare qualsiasi proposta sgradita agli spalancatori di frontiere politikamente korretti recitando il mantra del “benaltrismo”: ovvero, con la scusa che bisogna sempre fare “ben altro” (senza però mai precisare cosa) si continua non fare un tubo. Di certo così non si progredisce!

Si cominci invece a fare quello che si può. Sarà sempre meglio di niente.

Alcune precisazioni

Al proposito della chiusura notturna dei valichi secondari, alcune precisazioni sono opportune.

  • Che non si pensi di giochicchiare con la storiella della chiusura in prova per sei mesi. La chiusura deve essere definitiva. Del resto il parlamento ha votato la chiusura, mica la chiusura “in prova”. Non vorremmo infatti che qualcuno pensasse di lavarsi la coscienza nei confronti del Ticino chiudendo di notte per sei mesi tre dogane, solo per poter dire: vedete ticinesotti che mamma Confederella pensa anche a voi? E poi “passata la festa, gabbato lo santo”: ovvero, trascorso il semestre, si prende qualche scusa-fetecchia (statistiche farlocche? Mugugni italici?) per far tornare tutto come prima. Messaggio a Berna: Achtung perché, come diceva Totò, “Accà nisciuno è fesso”.
  • La chiusura notturna va estesa anche agli altri valichi non sorvegliati. Vanno chiusi tutti.
  • Se qualche sindaco del Belpaese si “irrita” o “sbotta” per la chiusura notturna, e lamenta “decisioni unilaterali”, il problema è solo suo. Questi politici italici, rappresentanti di comunità che hanno la pagnotta sul tavolo solo grazie al Ticino e alla (per noi) devastante libera circolazione delle persone, dovrebbero volare molto più basso e schivare i sassi. Altro che blaterare di populismo leghista (uhhh, che pagüüüraaa!) verso sciur sindic di Cremenaga?
  • Tra i vicini a sud qualcuno, non contento di considerare il Ticino terra di conquista, pretende pure di venire a comandare in casa nostra? Magari perché ha imparato che basta accusare gli svizzerotti di “razzismo e xenofobia” per ottenere una calata di braghe istantanea ed integrale? E poi magari questo stesso qualcuno va in giro a piagnucolare sul presunto “clima ostile” ai frontalieri? Suggerimento ai vicini a sud: imparare una volta per tutte a rispettare la sovranità nazionale altrui. Così si dà anche un contributo concreto al miglioramento del “clima transfrontaliero”. In caso contrario, avere almeno la decenza di non venire a lamentarsi!
  • La chiusura notturna (permanente e non in prova) dei valichi secondari (tutti e non solo tre) è soltanto il primo passo. Di “decisioni unilaterali” come questa ce ne dovranno essere parecchie altre.

Lorenzo Quadri