Camerieri dell’UE: ecco il bel regalo del ministro PLR Didier Burkhaltèèèr!

 

Sempre meglio (si fa per dire)! La nuova Segretaria di Stato al Dipartimento affari esteri, quindi la nuova capa della diplomazia elvetica, è tale Pascale Baeriswyl.  Dove sta il problema? Sta nel fatto che la Pascale è una kompagna! Ovvero un’esponente del P$$, il partito delle frontiere spalancate, del “devono entrare tutti”! Il partito che ha, nel suo programma, l’adesione della Svizzera all’UE! E adesso a capo della diplomazia rossocrociata troviamo una signora che, evidentemente, in tali principi si riconosce: infatti è stata attiva anche sulla scena politica (nella presidenza del P$ di Basilea-città).

Il predecessore

Il predecessore di Baeriswyl è Yves Rossier. Colui che se ne uscì con la monumentale fregnaccia: “immigrazione uguale ricchezza”; quello che denigrava il “maledetto voto” del 9 febbraio quando era invece suo dovere attuarlo!

All’annuncio della partenza del Rossier per altri lidi, il Mattino non ha nascosto la propria giustificata soddisfazione: uno spalancatore di frontiere in meno! Aggiungendo però: speriamo di non passare dalla padella alla brace. Purtroppo sta accadendo proprio questo: a Segretaria di stato presso il DFAE viene nominata l’esponente di un partito che vuole l’adesione all’UE.  Complimenti, di sicuro Frau Baeriswyl difenderà ad oltranza la sovranità e la democrazia svizzera dagli eurobalivi; come no!

Le scelte del Burkhaltèèèr

Certo: non si può giudicare il lavoro della neo-segretaria di Stato ancora prima che cominci a svolgerlo. Altrettanto certo, però,  è che le premesse non sono buone. Visto che la popolazione svizzera in materia di rapporti con la fallita UE condivide le posizioni dell’Udc e della Lega, perché non si nomina un responsabile della diplomazia di area Udc? Non veniteci a raccontare le fregnaccia che non se ne trovano, perché sono balle di Fra’ Luca.

Chi ha nominato la kompagna Pascale? Ovviamente il suo diretto superiore, il consigliere federale PLR Didier “dobbiamo aprirci all’UE” Burkhaltèèèr. Quello che vorrebbe la ripresa dinamica (=automatica) del diritto UE in Svizzera. Ciò che significherebbe, è ovvio, che i funzionarietti di Bruxelles comanderebbero in casa nostra. Addio sovranità nazionale, addio democrazia diretta, addio diritti popolari. Ecco le belle prospettive che ci prepara il ministro degli Esteri PLR. Il fatto che abbia nominato una kompagna come sua “subito-sotto” è un ulteriore e pesante passo in questa direzione.

Intanto, l’altro PLR…

Come se non bastasse, ieri l’altro consigliere federale dell’ex partitone, Johann “Leider” Ammann, se ne è uscito a dire che “la Svizzera deve mantenere i bilaterali”. Ma guarda un po’: si reitera sempre la solita vecchia e ritrita panzana ideologica dei Bilaterali “indispensabili all’economia” – e quindi “vitali per la Svizzera”. Peccato che questa propaganda di regime pro-UE venga sistematicamente sconfessata dalla realtà; e peccato che il caso della Brexit manifesti in tutta evidenza che allontanarsi dagli eurobalivi porta solo conseguenze positive, altro che catastrofi!

Stare in guardia!

La nomina di una Segretaria di stato  $ocialista da parte del ministro degli esteri liblab è una nuova dimostrazione che la cordata PLR-P$ – composta da un lato da padroni del vapore avidi di manodopera straniera a basso costo con sui soppiantare i residenti per massimizzare i propri stellari profitti, e dall’altro da spalancatori di frontiere nonché rottamatori della Svizzera – ci vuole svendere all’UE. I cittadini stiano in guardia!

Lorenzo Quadri