I comunicati stampa delle polizie cantonali sono da incubo. Ma la partitocrazia ronfa
Il caos asilo prosegue. Ed infatti a Chiasso (e non solo a Chiasso) ne succedono di tutti i colori. Però, secondo i burocrati della SEM(Segreteria di Stato della migrazione), “l’è tüt a posct”.
Il numero delle domande d’asilo depositate in Svizzera continua ad impennarsi senza controllo.
Entro la fine dell’anno Berna ne prevede almeno 27mila. Solo nello scorso mese di giugno ne sono state presentate ben 2395:350 in più di maggio e addirittura 669 in più rispetto al giugno del 2022.
Il Ticino, quale porta sud della Svizzera, è letteralmente preso d’assalto, con tutte le conseguenze del caso che non stiamo qui a ripetere. Sono anni che la Lega chiede di blindare le frontiere. Tanto più che il Belpaese dallo scorso dicembre ha sospeso (sine die) l’applicazione dell’accordo di Dublino. E la visita a Roma in maggio della ministra di Giustizia Baume Schneidèèèr, P$ (quella eletta “perché simpatica”) non ha portato – come era ovvio – alcun risultato: se non che la kompagna si è fatta infinocchiare ed ha promesso ulteriori soldi all’Italia.
Il diluvio
Non ci stancheremo di ribadirlo: tra i “nuovi” richiedenti l’asilo pullulano i giovanotti magrebini con alta propensione alla delinquenza. Propensione tutt’altro che teorica: molti di loro hanno precedenti penali. Anche per crimini della massima gravità. Terrorismo incluso. E noi ce li teniamo in casa “come se niente fudesse”, grazie alla casta immigrazionista.
Del resto, per avere un assaggio delle prodezze commesse dai finti rifugiati che arrivano qui, basta dare un’occhiata (anche superficiale) ai comunicati stampa diramati dalle polizie cantonali di tutta la Svizzera: pullulano di notizie su reati commessi da asilanti. Un vero profluvio di violenze, furti, effrazioni, rapine… Ed è solo la punta dell’iceberg: non tutti i reati vengono denunciati. Ancora meno sono quelli che finiscono sui media.
In tre giorni
Ebbene, solo nei comunicati della prima metà della corrente settimana abbiamo trovato quanto segue:
Altro che perseguitati politici. Eccola qua, la foffa che entra in Svizzera a frotte! E la lista di cui sopra è solo un piccolo assaggio.
Che nessuno, poi, tenti di mungere ulteriori soldi pubblici con la scusa di “gestire” i finti rifugiati. Altro che “gestire”, qui bisogna espellere tutti i clandestini ed evitare di farne entrare altri: la barca è piena!
Il centro galleggiante
A proposito di barche: dallo scorso martedì 18 luglio nel porto di Portland in Gran Bretagna è attraccata una grande chiatta dove verranno alloggiati almeno 500 migranti. L’imbarcazione venne costruita negli anni Settanta per ospitare degli operai edili. L’obiettivo del centro asilanti galleggiante – naturalmente la stampa di regime già strilla alla “prigione” – è quello di evitare che i clandestini si insedino sul suolo nazionale, così da ridurre al minimo i “disagi” (eufemismo) per la popolazione locale.
Si tratta di una soluzione temporanea in attesa di poter finalmente trasferire i centri asilati in Paesi extrauropei. Anche questo, come il ripristino dei controlli sistematici alle frontiere, è un chiodo che la Lega batte da anni: la procedura d’asilo va esternalizzata! Ma naturalmente partitocrazia e governicchio federale non ne vogliono sapere per motivi ideologici.
E intanto…
Nel mentre che la situazione sul fronte del caos asilo in Svizzera è completamente fuori controllo, cosa pensa “bene” di fare la direttora della SEM Christine Schraner Burgener (Christine chi?)?Ma di andare in Croazia a regalare altri 860mila franchetti allestrutture d’asilo locali! Pori nümm!
Lorenzo Quadri