Baume Schneidèèèr va a Roma. E già anticipa che il viaggio sarà un flop

Come noto, da dicembre il Belpaese non applica l’accordo di Dublino. Risultato: la Svizzera si tiene in casa (e mantiene) centinaia di finti rifugiati che non le spettano. E rischia di doverlo fare in eterno. La ministra di Giustizia kompagna Baume Schneidèèèr (P$) mercoledì sarà a Roma per discutere la questione con il suo omologo  italico Matteo Piantedosi. 

Ma Baume Schneidèèèr sulla stampa d’oltregottardo mette le mani in avanti: “Non mi aspetto miracoli e non farò la morale a Piantedosi”, dichiara giuliva. 

Ma sa po’? In sostanza, la kompagna anticipa che a Roma ci va solo per fare una scampagnata. Annuncia pubblicamente che la trasferta è inutile: sa già che non porterà a casa niente! E allora cosa ci va a fare nell’Urbe? A mangiare l’abbacchio? Dopo una simile sortita, se per caso il governo italiano pensava di mettere qualcosa sul tavolo per tenerci buoni, adesso può dormire tra quattro guanciali: non serve concedere nulla! Gli svizzerotti fessi sono felici e beati di farsi intortare con belle parole, per poi tornarsene a casa a mani vuote!  

Del resto, la ministra di Giustizia $ocialista mica vuole ridurre gli ingressi clandestini in Svizzera. Lei vuole fare entrare tutti, e poi spendere centinaia di milioni di franchi pubblici per costruire nuovi centri per i finti rifugiati!

Non si tratta nemmeno di “fare la morale” a Piantedosi! La kompagna Baume Schneidèèèr non va a Roma per esprimere giudizi di valore: ci va per difendere gli interessi della Svizzera! E se, in considerazione della situazione nella Penisola (sbarchi continui di clandestini), la decisione di sospendere il trattato di Dublino è comprensibile da un punto di vista italiano, ciò non vuol dire che dobbiamo subirla senza contromisure! Di conseguenza, almeno finché il Belpaese non ripristina l’applicazione di Dublino, noi sospendiamo Schengen e blindiamo le frontiere con l’Italia. Va da sé che ci attendiamo che Roma sia “comprensiva” nei confronti di questa scelta; proprio come noi lo siamo nei confronti della sua!

Invece qui andrà a finire che non solo la kompagna Consigliera federala tornerà da Roma con un pugno di mosche, ma addirittura prometterà dei soldi!  

Lorenzo Quadri