Arriva comitato per costringere i ticinesotti a mantenere stranieri ad oltranza 

Proprio vero che questi kompagnuzzi spalancatori di frontiere, se non ci fossero, bisognerebbe inventarli. Per la Lega sono una vera manna dal cielo. Ogni volta che aprono bocca, il nostro Movimento guadagna consensi

Questa volta i talebani del “devono entrare tutti” e del “i ticinesotti, chiusi e gretti, devono mantenere tutti” hanno fatto le cose in grande (?) stile. O almeno, così immaginano loro. Ed infatti in 15 associazioni si sono riunite a Bellinzona (uella) nei giorni scorsi. Ed hanno proclamato “urbis et orbis”, con la prosa logorroica che li contraddistingue, la nascita di un pomposo “Comitato unitario per una nuova politica migratoria in Svizzera”. Acciderba, roba da far tremar le vene ai polsi, come si diceva una volta!

Dopo il terrificante spettacolo delle giovani $ocialiste svizzere che si mettono in topless per protestare contro il trumpismo e a favore dei finti rifugiati con lo smartphone, questo nuovo comitato unitario (?) proprio ci mancava.

Tra le 15 associazioni firmatarie fanno bella (?) mostra di sé  P$, Verdi ed MP$ (dimostrazione, sia detto per inciso, che i Verdi del Post Savoia sono tornati a fare la succursale dei kompagni, perfettamente in linea con la posizione, fallimentare, del partito nazionale); e naturalmente i $indakati ro$$i Unia e USS.

Illusione ottica

Il numero spropositato di associazioni firmatarie non deve trarre in inganno sulla reale portata del comitato. Le associazioni sono numerose, ma dietro ci sono sempre i soliti quattro gatti, che si presentano di volta in volta con cappelli diversi pensando di “fare numero”. Ma è una semplice illusione ottica.  Il modus operandi è tipico della $inistruccia.

L’appello costituisce un attacco frontale a Norman Gobbi e alle sue sacrosante politiche in materia di stranieri. Uhhh, che pagüüüraaaa! Immaginiamo che il direttore del Dipartimento delle istituzioni stia semmai gongolando: perché con nemici così, la rielezione è garantita ad oltranza. Oltretutto simili isterismi sono la dimostrazione che le politiche leghiste di Gobbi vanno nella direzione giusta: frontiere il più chiuse possibile (a quando un bel MURO “à la Trump”?), allontanamento di stranieri in assistenza o con la fedina penale sporca, e PRIMA I NOSTRI!

Nuovo?

Il comitato $inistro si chiama “per una nuova politica migratoria”. Ma ciò che propone, di “nuovo” non ha proprio nulla. Si tratta infatti del solito vecchio e putrescente ritornello delle frontiere spalancate. Del “dobbiamo far entrare tutti” (compresi i delinquenti, dal momento che il comitatuccio starnazza pure contro la richiesta del casellario giudiziale). Del dobbiamo mantenere tutti. Ed anche, ciliegina sulla torta, del dobbiamo naturalizzare tutti. I $inistri pretendono addirittura di vietare l’espulsione degli stranieri in assistenza! Avanti, venite tutti nella Svizzera paese del Bengodi, che vi mantiene ad oltranza! I soldi crescono sugli alberi!

Catalogo di boiate

Le rivendicazioni del nuovo comitato, oltre a costituire un incredibile catalogo di boiate (se non si sapesse che certi personaggi sono privi di qualsivoglia senso dell’umorismo, si potrebbe pensare ad un pesce d’aprile anticipato) sono un vero insulto al contribuente. Ecco alcune delle loro perle:
– Abolire il concetto di centro di interessi quale criterio per stabilire la legittimità di una persona di risiedere in Svizzera o di percepirne le prestazioni sociali. (Traduzione: bisogna mantenere tutti!)
– Rivendicare l’impossibilità di espulsione dalla Svizzera per i disoccupati e per coloro che stanno esaurendo il diritto all’indennità di disoccupazione e per chi è caduto nel bisogno. (Traduzione: idem come sopra!)
– Sostenere il diritto alla naturalizzazione secondo procedure standardizzate e non discriminatorie, valide per tutto il territorio svizzero, che prevedano criteri trasparenti e formalmente rappresentativi e che contemplino la possibilità per il richiedente di ricorrere contro la decisione. (Traduzione: i passaporti svizzeri vanno REGALATI come se fossero noccioline!)
– Assicurare il riconoscimento automatico delle lauree, dei diplomi e delle qualifiche professionali ottenuti all’estero. (Traduzione: parificare lauree estere, comprate e/o che non valgono una sverza, con quelle delle università svizzere che sono le migliori al mondo. Ovvero: svilire le università ed i laureati svizzeri. E come la mettiamo, esagitati kompagnuzzi, con la protezione del consumatore?).
– Chiedere la fine della chiusura delle frontiere (quando mai sono state chiuse?, ndr), la fine dei respingimenti, la fine delle politiche di controllo e persecuzione (?) dei richiedenti l’asilo. (Traduzione: tutti i finti rifugiati con lo smartphone devono poter non solo entrare in Svizzera, ma anche restarci per sempre, mantenuti dal contribuente. Anche in violazione della legge. Ma si sa che a $inistra rispettano solo le leggi che piacciono. Quelle che non piacciono ai kompagni, invece, è giusto violarle).

Ovviamente il conto delle prestazioni sociali ai troppi stranieri in assistenza che hanno trovato in Ticino il paese del Bengodi  lo pagano di tasca propria i membri del nuovo “comitato unitario”, nevvero?

L’insulto ai nostri anziani

Non ancora contenti, i kompagnuzzi coronano il loro florilegio di scempiaggini con una premessa oltraggiosa: “i lavoratori stranieri hanno costruito questo paese”. Ah certo. Ed i nostri anziani invece non hanno fatto nulla, vero? Passavano le giornate a grattarsi!

I kompagnuzzi con i piedi al caldo grazie al pubblico impiego garantito a vita, invece di autoerotizzarsi cerebralmente con l’ideologia internazionalista più ottusa e becera, chiedano scusa agli anziani svizzeri e ticinesi! Quelli che ancora sono tra noi e quelli che non lo sono più! Fondamentalisti xenofili, vergognatevi!

Avanti così

Comunque, gauche caviar, avanti così. Spiace solo che il vostro bel proclama non sia stato pubblicato in periodo di elezioni cantonali, perché la Lega avrebbe guadagnato come minimo il 5%. Ma siamo convinti che da qui al 2019 non ci farete mancare le iniziative a sostegno indiretto del nostro Movimento. Restando in trepidante attesa, ringraziamo commossi.

Lorenzo Quadri