Basilea campagna: docente “fatta fuori” perché consigliera comunale Udc
Nel Canton Basilea Campagna una docente di matematica alla scuola media di Muttenz è balzata agli onori della cronaca nazionale. La sua vicenda è esemplare. Esemplare dello schifoso mobbing della $inistra spalancatrice di frontiere e fautrice delle naturalizzazioni facili. Esemplare del comportamento dei kompagni autoproclamatasi detentori della morale senza averne alcun titolo, che usano l’accusa di “razzismo” e “xenofobia” allo stesso modo con cui l’inquisizione spagnola utilizzava quella di stregoneria.
Anita Biedert, questo il nome dell’insegnante, ha mandato un sms ad un suo allievo, un 16enne originario dello Sri Lanka. Il ragazzo aveva infatti bigiato adducendo la seguente giustificazione: «mi dovuto recare a Liestal per il rilascio del passaporto svizzero». Al che la docente gli ha spedito un messaggino del seguente tenore: «con le tue conoscenze di tedesco, il passaporto svizzero te lo scordi».
Ora, questa iniziativa è sicuramente inopportuna. E’ chiaro che l’insegnante, che non è neppure una novellina ma una signora sessantenne, non avrebbe mai dovuto mandare un sms con considerazioni personali ad un allievo. Anche se probabilmente nel merito – ossia sulle competenze linguistiche del giovane – il messaggio era veritiero. La vicenda avrebbe dovuto finire con un ammonimento all’insegnante da parte della direzione.
Solo che la signora Biedert è consigliera comunale UDC ed il collegio dei docenti, ma guarda un po’, è a maggioranza di $inistra, come accade pressoché ovunque visto che i kompagni hanno colonizzato l’istruzione (e ne approfittano per inculcare negli alunni internazionalismo politikamente korretto).
Sicché i colleghi di $inistra della signora Bieder, ed in particolare un’altra docente che ha dato ai suoi studenti un tema dal titolo “la signora Bieder e gli stranieri”, hanno scatenato il finimondo, battendo il solito chiodo del razzismo e della xenofobia. Hanno montato la panna fino a che, con una decisione assurda, l’autorità del semicantone ha licenziato la donna. Per un sms che con tutta probabilità era pure veritiero!
E’ chiaro dunque che la docente e Consigliera comunale UDC – che certamente ha commesso un errore in cui mai sarebbe dovuta incorrere un’insegnante e per di più di lungo corso – è stata fatta fuori professionalmente e distrutta moralmente dai colleghi di $inistra solo perché impegnata in politica per l’Udc. Era semmai la collega che ha dato agli allievi il tema “La signora Biedert e gli stranieri” a dover essere lasciata a casa, visto che ha abusato della propria funzione per fare politica in aula. Ma in classe la politica di $inistra si può fare. E’ quella di destra che è severamente vietata. Due pesi e due misure, come sempre.
Il solito mantra
I kompagni docenti di Muttenz hanno battuto contro la collega del partito sbagliato il solito chiodo del razzismo e della xenofobia: un mantra che viene utilizzato a destra e a manca per delegittimare l’avversario politico inteso come nemico da abbattere. E questa è la gente che ha ancora il coraggio di parlare di confronto politico corretto. Di squallide iniziative analoghe, intraprese sempre dalla stessa parte politica che strumentalizza la morale, naturalmente a senso unico, se ne trovano a iosa. Anche alle nostre latitudini.
Pensiamo ai beceri attacchi ad esponenti leghisti per dei post su facebook, con tanto di richieste di dimissioni. Attacchi che trasudano odio ed intolleranza da parte di chi si autocertifica sostenitore della tolleranza, ma sempre e solo a senso unico.
Il caso della docente basilese perseguitata dai $inistri colleghi e dall’autorità per la sua appartenenza politica è emblematico e mostra qual è il vero volto di chi si spaccia per brava gente che difende la “correttezza”. Correttezza solo nei confronti degli amici di clan, ovviamente.
Lorenzo Quadri