Il nuovo Consiglio federale è sempre più eurofilo, e la ripartizione dei dipartimenti…

 

Ohibò, la difficile impresa dell’attribuzione dei dipartimenti nel governicchio federale è riuscita già lunedì dopo un primo tentativo andato a vuoto venerdì.

Domenica scorsa su queste colonne abbiamo commentato l’elezione delle due nuove consigliere federali. Al di là della questione femminile, che politicamente dovrebbe essere del tutto irrilevante – perché un consigliere federale lo si sceglie per le sue posizioni e non per questioni di genere – la nomina di Viola Amherd e di Karin Keller Sutter (detta KKS, pronuncia Ka-Ka-eS) è un passo in più sulla strada della rottamazione della Svizzera. KKS è – politicamente parlando – la fotocopia del suo predecessore “Leider” Ammann (destra economica euroturbo); Amherd è la terza $ocialista in Consiglio federale.

Quindi, come scritto la scorsa settimana, questo è un Consiglio federale pronto a calare le braghe davanti a qualsiasi Diktat degli eurofalliti e a firmare trattati internazionali del menga come l’accordo quadro istituzionale o il patto ONU che vuole trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano.

I Dipartimenti

Cosa dire, invece, a proposito della distribuzione dei dipartimenti? I partiti sono corsi  a dichiarare la propria “soddisfazione” (?); ma anche qui gli aspetti negativi prevalgono. A dimostrazione che non vogliamo fare del disfattismo “tanto per”, cominciamo a citare i due aspetti positivi:

  • Ka-Ka-eS al Dipartimento di giustizia e polizia (ex Simonetta): è indubbiamente un passo avanti, perché c’è motivo di credere – sarebbe un dramma se così non fosse – che l’arcigna sangallese, già responsabile di questo settore nel suo Cantone, sia fautrice di una politica più restrittiva in materia di finti rifugiati rispetto alla ministra del “devono entrare tutti” Sommaruga.
  • Parmelin all’Economia. Il “nuovo” Dipartimento, ex “Leider” Ammann, è certamente più appetibile del Militare considerato (a torto o a ragione) una Peppa Tencia. Ma il Dipartimento dell’economia ha un ruolo importante nelle trattative con l’UE (spesso in tandem con gli Esteri). Parmelin ha dunque l’occasione di dargli un’impronta maggiormente UDC, e quindi più sovranista. Speriamo che ce la faccia.

Passiamo ora agli aspetti negativi, purtroppo preponderanti. In ordine di nequizia:

  • Sommaruga al “mammuth” DATEC (ex Doris) ovvero Ambiente, trasporti, energia e telecomunicazioni. Questa è una vera sciagura. Le conseguenze saranno:
  • jihad ideologica ro$$overde contro gli automobilisti, ovvero tasse e balzelli “come se non ci fosse un domani”;
  • road-pricing, mobility-pricing e chissà quante altre boiate-pricing;
  • più nessun investimento nella rete stradale (si fanno solo piste ciclabili);
  • fatwa contro i riscaldamenti a nafta e chi ancora ne ha;
  • volare tornerà ad essere un lusso per ricchi (visto che gli aeroplani inquinano, avanti con le tasse!);
  • norme ambientali sempre più tafazziane, con gli svizzerotti che si penalizzano masochisticamente per raggiungere standard ambientali irrealistici dall’impatto globale nullo, viste le dimensioni della Svizzera;
  • e nel frattempo, frontiere spalancate e quindi: invasione di auto di frontalieri e sovrappopolazione da cui discende più inquinamento, più spostamenti, più cementificazione. Piaccia non o non piaccia ai kompagni ro$$overdi, protezione dell’ambiente ed immigrazione scriteriata sono due obiettivi inconciliabili. Chi vuole proteggere l’ambiente doveva sostenere le richieste della vituperata iniziativa Ecopop.
  • KrankenCassis rimane agli Esteri. E quindi continuerà a svendere la Svizzera all’UE, come fatto finora, promettendo linee rosse e poi non rispettandole, sottoscrivendo accordi internazionali capestro e poi scaricandosi dalle proprie responsabilità facendo decidere altri (vedi: accordo quadro istituzionale mandato in consultazione, patto ONU rifilato al Parlamento, e così via).
  • Amherd, la terza $ocialista in CF, alla Difesa? Ossignùr!

Oltre alle questioni personali, ci sono le riflessioni legate ai partiti:

  • Non sta né in cielo né in terra che il P$ abbia due dipartimenti di serie A: Interni e Trasporti e telecomunicazioni. Da questo punto di vista à il primo partito. Ma i voti dicono altro. Per contro, l’UDC, che è il partito più votato della Svizzera, si trova con un dipartimento di serie A (finanze) ed uno di serie “A-“: economia.
  • Il PPD viene clamorosamente retrocesso: dal Mammuth DATEC alla Peppa Tencia della Difesa. Ciò avrà evidentemente anche conseguenze elettorali negative per il partito, che già non se la passa benissimo. Se gli uregiatti si dichiarano soddisfatti dall’assegnazione dei dipartimenti, significa che o mentono, o sono affetti da una grave forma di “sindrome di Tafazzi” (il personaggio televisivo che si martellava gli attributi con una bottiglia).

Lorenzo Quadri