Che le mascherine servano per contenere il contagio da covid è accertato. Lo sapevano già ai tempi della Spagnola (1918). I burocrati federali (a partire dall’ inquietante infettivologo di regime, sosia del personaggio della Morte nel film “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman) hanno sconsigliato (?) alla gente di indossarla semplicemente perché non ce ne sono abbastanza per tutti.

Eh già: malgrado abbia avuto mesi di tempo per prepararsi, la sanità svizzera, quella che costa 85 miliardi di Fr all’anno, non è stata in grado di procurarsi materiale sanitario in quantità sufficiente. A partire appunto dalle mascherine. Altri paesi non ci hanno messo molto a convertire delle fabbriche alla produzione di mascherine. Da noi invece… e sì che i modelli da copiare non mancavano.

Non serve essere dei premi Nobel in medicina per capire che, se tutti avessero indossato la mascherina, oggi avremmo meno contagi e meno morti.

Di conseguenza, le mascherine dovrebbero essere rese obbligatorie. Per lo meno se si frequentano posti affollati (in particolare quando si va a fare la spesa). O sul posto di lavoro, se non si è da soli. E’ chiaro che la mascherina non può sopperire alle altre misure di sicurezza, ovvero distanza sociale e igiene accresciuta. E’ una misura in più.

Il meno peggio

Certo non sarà un accessorio comodissimo da indossare, ma è meglio poter uscire, andare a lavorare, condurre una vita approssimativamente normale indossando la mascherina, o essere costretti in casa? La mascherina ci permette di tutelare non solo la nostra salute, ma anche le nostre libertà fondamentali che ci sono state sottratte per l’inettitudine dei politicanti che non hanno CHIUSO LE FRONTIERE con l’Italia quando era tempo, ottenendo così il “brillante” risultato di impestare il Ticino.

Fa specie dunque che ci sia chi accetta senza un cip di non poter lavorare, di vedersi limitati i diritti individuali in modo draconiano, di farsi vergognosamente privare dei diritti politici e popolari (elezioni e votazioni cancellate dal governicchio “per motivi psicologici”), di sottostare a “cagate pazzesche” (cit. Fantozzi) come il divieto (illegale) di fare la spesa per gli over-65, eccetera, ma si scandalizza per un eventuale obbligo di portare la mascherina. Che sarebbe il minore dei mali.

Quello che non accettiamo

Noi siamo disposti ad abituarci a portare la mascherina. Non siamo per conto per nulla disposti a continuare a farci privare dei nostri diritti, che ci spettano per legge e per costituzione. E nemmeno siamo disposti a farci controllare dallo Stato tramite smartphone. Perché se qualcuno s’illude che il Grande Fratello che si vuole ora creare col pretesto dello stramaledetto virus cinese non verrà abusato, e che sarà smantellato una volta lasciata alle spalle l’emergenza sanitaria, farà meglio a scendere dal pero.

Quindi, che lo Stato distribuisca le mascherine alla popolazione e che la vita riprenda una parvenza di normalità.

Lorenzo Quadri