Il P$$ ed il suo ministro dei flop mandano il paese in rovina e la gente dallo psichiatra

La Svizzera, in passato, era abituata a primeggiare. Oggi più che mai ci accorgiamo che questo passato, “grazie” ai soldatini della partitocrazia, è morto e sepolto. Nazioni come la Gran Bretagna ed Israele stanno vaccinando “a manetta” contro lo stramaledetto virus cinese. E le curve dei contagi, ovviamente, crollano. Per non risalire più.

Abbiamo perso il conto di quante persone sono state vaccinate in questi paesi. Del resto, confrontare le loro cifre e percentuali con i nostri numeri lillipuziani è davvero desolante. La $inistra, con il suo ministro dei flop kompagno Berset, nella gestione (?) della pandemia ha toppato su tutta la linea. La campagna vaccinale elvetica è un fallimento.  E le disastrose chiusure proseguono ad oltranza.

Svizzera come la Cina

In una recente intervista sul portale Liberatv a proposito del successo israeliano in campo di vaccinazioni, la giornalista Fiamma Nierenstein ha dichiarato: “Se sei un Paese dittatoriale come la Cina, chiudi la gente in casa. Se sei un Paese democratico come Israele, combatti questa battaglia con le armi della concorrenza liberale, acquistando il vaccino prima degli altri”.

A quale modello si ispiri il kompagno Berset – con gli esponenti del sedicente “centro” PLR-PPD nel governicchio federale che gli reggono la coda –  è fin troppo evidente: a quello della dittatura comunista cinese, ovviamente.

Conseguenze ignorate

La Lombardia, ritornata zona gialla, ha riaperto ristoranti e negozi. Da noi, invece, tutto chiuso ed in fallimento, con la gente che piomba in depressione; che non sa se nel prossimo futuro avrà ancora un lavoro o se sarà invece sul lastrico. Il CF non prende minimamente in considerazione le disastrose conseguenze delle serrate sulla salute pubblica. Ridurre la gente in miseria non la rende di certo sana. Ma d’altra parte sia i camerieri dell’UE in Consiglio federale che i burocrati dell’Ufficio federale di sanità pubblica (che negli ultimi 12 mesi ne hanno combinate peggio di Bertoldo) fanno parte della casta dei garantiti: hanno il posto di lavoro ed il lauto stipendio (rispettivamente la lauta pensione) assicurati a vita, lockdown o non lockdown.

Ai confini il NULLA

La Lombardia, dunque, ha riaperto. Come sappiamo, grazie all’INVASIONE da sud voluta dalla partitocrazia, se la Lombardia riapre, dal punto di vista della circolazione del virus è come se riaprisse il Ticino.

Il $ocialista Berset chiude la gente in casa e fa fallire interi settori economici; però sulle frontiere… il NULLA! Guai! “Devono entrare tutti”! Ed infatti tutti entrano in Ticino dal Belpaese e viceversa, senza uno straccio di controllo.

Qui qualcuno non ha capito da che parte il sole. Delle due l’una: o si riapre anche da noi, o si blindano le frontiere. O, meglio ancora,entrambe le cose contemporaneamente!

Diamo i numeri?

E’ poi assolutamente inaudito e scandaloso sentire nella conferenza stampa dello scorso mercoledì il kompagno Berset che già mette le mani in avanti annunciando che il lockdown proseguirà anche a marzo, blaterando sulle varianti del virus! Ma diamo i numeri? Cosa crede il kompagno Berset, che la Svizzera viva di sussidi che piovono dal cielo? Il paese è già sull’orlo del baratro, per cui di continuare con le chiusure anche in marzo non se ne parla nemmeno! E’ ora di cominciare ad aprire, ovviamente per gradi e con le misure di protezione del caso, perché non se ne può più! E diamoci un taglio con la storiella delle varianti del virus!

Punto primo, visto che le varianti arrivano tutte dall’estero, se davvero le si vuole combattere si chiudono le frontiere! Invece non viene fatto!

Punto secondo, visto il FLOP della campagna di vaccinazione svizzera, prima che la maggioranza dei cittadini sarà vaccinata di varianti ne salteranno fuori altre due dozzine! E allora cosa facciamo, restiamo in lockdown in eterno? Ma col fischio!

Lorenzo Quadri