Altro che “contenimento delle uscite”! Come da copione, era solo fumo negli occhi
Un paio di settimane orsono, pur a maggioranza risicata, il GranConsiglio ha approvato l’iniziativa parlamentare Morisoli in base alla quale il Cantone sarebbe tenuto a pareggiare il proprio conto economico entro il 2025 agendo “prioritariamente” sul contenimento delle uscite. La versione originale a dire il vero recitava “esclusivamente”. Il cambio di avverbio ha provocatodibattiti fiume in aula; preceduti, c’è da scommetterci, da concitate consultazioni dietro le quinte. Linee roventi, come si diceva una volta, per giungere ad un accordo che, all’atto pratico, implicherà più o meno il nulla. Del resto discutere sul nulla è da tempo una prerogativa dei parlamenti. A tutti i livelli: dal comunale al federale.
Lettera morta
La decisione presunta epocale sul pareggio dei conti rimarrà lettera morta perché, indipendentemente da essa, la partitocrazia nel legislativo cantonale continuerà a votare nuove spese seguendo le mode del momento. Si inventerà ulteriori compiti,gonfiando sempre più l’amministrazione cantonale. Questo mentre le spese per il personale pubblico già schizzano verso l’alto senza alcun controllo. Ormai siamo sopra il miliardo di Fr all’anno. Ma qualcuno si rende conto di cosa significa un miliardo per il Ticino?
La cronaca quotidiana fornisce ai politicanti spunti inesauribili per mettersi in mostra pretendendo dallo Stato sempre nuovi interventi. E questi non sono certo a costo zero. Piove? Lo Stato deve intervenire! C’è il sole? Lo Stato deve intervenire!
Se qualcuno ingenuamente immaginava che il voto sull’iniziativa Morisoli avrebbe modificato anche solo una virgola nell’andazzo parlamentare si è dovuto ben presto ricredere.
Da qualche tempo la casta sta montando la panna sulla presunta crisi demografica del Ticino, peraltro provocata dalla casta medesima. E’ ovvio che, se il mercato del lavoro di questo sfigatissimo Cantone è ormai saturato di frontalieri, i giovani ticinesi saranno costretti ad emigrare per avere un futuro. E qual èla grande pensata politica del momento? Il PLR, che dovrebbe essere un partito del “meno Stato”, si inventa di istituire il “Mr. Demografia”: ovvero l’ennesimo burocrate (ovviamente munito di segretariato) profumatamente pagato dal contribuente per venirci a dire che, per contrastare lo “spopolamento”, dobbiamo far arrivare più stranieri. Perché è lì che la partitocrazia vuole andare a parare. Avere in Ticino il 30% di stranieri, alla casta immigrazionista non basta. E neppure le basta il fatto che nel nostro Cantone la maggioranza dei lavoratori non sia svizzera.
Compromesso?
Non è finita. Settimana scorsa abbiamo appreso che la Commissione costituzione e leggi del parlamenticchio cantonale, in risposta ad una mozione P$ che pretendeva di creare un Ufficio cantonale per la parità di genere (cosa, cosa?), ha trovato una soluzione di compromesso. Essa prevede di potenziare – ovviamente con nuove assunzioni – il ruolo della Delegata alle pari opportunità. Compromesso? E chi l’ha detto che bisogna trovare un “compromesso”? La mozione andava semplicemente respinta!
“Lanciare un segnale”
Non è farcendo l’amministrazione cantonale di sempre nuoviburocrati che si compiono passi avanti sulla parità di genere. C’è semmai da chiedersi a cosa serva la Delegata già esistente. Altro che potenziare.
E hanno una bella tolla i $inistrati a riempirsi la bocca con slogan femministi a scopo di campagna elettorale quando poi vogliono fare entrare tutti i migranti economici “in arrivo da altre culture”, quelli che considerano la donna una proprietà del padre prima, e del marito poi!
Allucinante pure la motivazione fornita per l’ennesima “pompatura” dell’amministrazione cantonale: si vuole “lanciare un messaggio politico a sostegno del ruolo della Delegata alle pari opportunità”. Ah, bene! Quindi i soldi pubblici, in tempo di crisi nera, vengono spesi per “lanciare un messaggio politico”.Andiamo bene.
E quale sarà la prossima ideona? Creare l’Ufficio cantonale per la promozione della condizione LGBT?
La conferma
Se davvero il triciclo istituirà il “Mr Demografia” e potenzierà l’inutile Delegata alle pari opportunità “per dare un segnale politico”, sarà confermato definitivamente che il voto favorevole al pareggio dei conti entro il 2025 tramite contenimento delle uscite era solo una monumentale presa per il lato B.
Lorenzo Quadri