Grazie, partitocrazia! La svolta verde ideologica svuota le tasche dei cittadini

La tranvata sui premi di cassa malati non bastava. E nemmeno l’inflazione generalizzata, l’aumento dei tassi ipotecari, a Lugano i contributi LALIA, e via elencando. 

No: oltre a tutto questo, l’anno prossimo i cittadini dovranno smazzarsi anche un ulteriore salasso nelle bollette elettriche. L’aumento medio a livello nazionale sarà del 18%. Ciò significa che una famiglia di 4 persone nel 2024 pagherà 222 franchi in più per la corrente. Sommati ai 261 dell’aumento 2023, fanno un esborso extra di quasi 500 franchetti in soli due anni! Apperò!

Per questa rapina ci sono dei responsabili. Contrariamente alla narrazione mainstream, non è tutta colpa della guerra in Ucraina, ormai diventata il coperchio per tutte le pentole. Il fatto è che la svolta verde ideologica, voluta dalla partitocrazia – ro$$overdi in primis, con il sedicente “centro” PLR-PPD sempre a rimorchio – presenta il conto! 

I soldi per finanziare le politiche climatiste non crescono sugli alberi. Vengono prelevati dalle tasche dei cittadini. E di soldi ne servono tanti: solo la sciagurata LOCli (Legge divoratrice di elettricità) costerà 387 miliardi di franchi! 

Se si spengono le centrali atomiche rendendosi dipendenti dall’estero, e quindi ricattabili, per le forniture di elettricità, non bisogna poi meravigliarsi se la fattura sale.

L’elettrificazione forzata della mobilità e del riscaldamento, inoltre, fa impennare il consumo di corrente. Idem l’immigrazione incontrollata, voluta dalla casta. Contemporaneamente, però, l’elettricità disponibile diminuisce. Ovvio che il prezzo si impenna. E in futuro sarà ancora peggio. Grazie alle brillanti politiche triciclate, l’energia sta diventando un lusso per ricchi. Sicché, è inutile che la partitocrazia finga, a scopo elettorale, di scandalizzarsi per le bollette elettriche maggiorate, dal momento che ne è la prima causa!

Lorenzo Quadri

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